2016/17: la stagione in cui Mertens si scoprì centravanti

2016/17: la stagione in cui Mertens si scoprì centravanti

Dries Mertens, ex attaccante Napoli (imago)

Nel 2016 inizia una nuova fase della carriera di Dries Mertens che si trasforma in un centravanti da oltre venti gol a stagione
Prima Higuain e poi Milik. Nel 2016, in pochi mesi, Maurizio Sarri perde i due uomini su cui avrebbe voluto costruire il suo attacco. L’unica soluzione sarebbe quella di mettere Manolo Gabbiadini al posto del polacco che si è appena rotto il crociato, ma l’idea non soddisfa a pieno l’ex allenatore dell’Empoli.
Se è vero che dai momenti di crisi che nascono i colpi di genio, è proprio la carestia di attaccanti a indurre Sarri a spostare Dries Mertens come punta.
Il belga ha un impatto devastante. Finirà la stagione con 28 gol, solo uno in meno di Edin Dzeko che vincerà la classifica dei marcatori, e ben 9 assist.
A goderne è ovviamente l’allenatore del Napoli, i tifosi partenopei e, soprattutto, tutti i fantallenatori, che da un giorno all’altro trovano nelle proprie rose un centrocampista in grado di segnare come un attaccante.
Mertens si trasforma in un centravanti atipico, geniale, mobile, fastidioso che vola come una farfalla e punge come un ape. In quella stagione il belga ottiene la miglior valutazione della storia del Fantacalcio per un centrocampista, 9.32, e manda in tilt tutti i criteri di questo gioco, mettendo in crisi anche il concetto di ruolo.