Il Pescara torna in Serie B: le cessioni più importanti degli abruzzesi

Il Pescara torna in Serie B: le cessioni più importanti degli abruzzesi

Credits: Pescara Calcio 1936 - Mucciante

Il Pescara è tornato ufficialmente in Serie B: grande centro di sviluppo del calcio italiano, tutte le cessioni degli abruzzesi da ricordare 

Il momento è arrivato. Dopo quattro stagioni in Serie C, il Pescara torna ufficialmente in Serie B. Una categoria che mancava dalla stagione 2020-21 e che adesso è realtà.

Un’occasione che il club abruzzese ha sfruttato al massimo, una categoria raggiunta con passione e merito. Un progetto costruito attorno a giovani di prospettiva e guidato da un allenatore che ha saputo dare identità e carattere a una rosa rinnovata.

Talenti scoperti e valorizzati

Negli ultimi anni il Pescara ha saputo mettere in mostra giocatori di grande qualità, molti dei quali sono poi esplosi altrove. Una vocazione storica per il club biancazzurro, da sempre attento al lavoro con i giovani e alla valorizzazione del talento.

Il caso più emblematico è sicuramente quello di Marco Verratti, cresciuto nel vivaio pescarese e poi ceduto al Paris Saint-Germain nel 2012, diventando un punto di riferimento anche in Nazionale. Ma la lista è lunga: Lorenzo Insigne e Ciro Immobile, protagonisti della mitica promozione del 2011-12 sotto la guida di Zeman, hanno proseguito le loro carriere a livelli altissimi, contribuendo anche alla vittoria dell’Europeo con l’Italia.

Negli anni successivi, il trend è proseguito con operazioni di grande impatto sul mercato. Nel 2016 Gianluca Lapadula, dopo una stagione da 30 gol tra campionato e Coppa Italia, fu ceduto al Milan per una cifra vicina ai 10 milioni di euro. Qualche anno prima, nel 2013, il fantasista colombiano Juan Fernando Quintero fu acquistato dal Porto dopo una sola stagione a Pescara, in cui aveva mostrato lampi di classe pur nella retrocessione dalla Serie A..

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Credits: Pescara Calcio 1936 – Mucciante

Un modello che guarda avanti

Quello del Delfino non è solo un progetto tecnico, ma anche una filosofia gestionale: scoprire, formare, far crescere e, quando serve, cedere al momento giusto. Un modello che ha garantito al club ossigeno economico e continuità tecnica, anche nei momenti più difficili.

Ora però ogni discorso passa in secondo piano. Il delfino nuota oltre l’ostacolo Ternana e si guadagna un incredibile ritorno in Serie B: sarà interessante scoprire, nel corso dei prossimi mesi, come si evolverà il progetto, e la gestione di una rosa giovane e di prospettiva.