Pafundi vicinissimo alla Sampdoria: i Mancini nel destino

Simone Pafundi, trequartista vicino alla Sampdoria (credits: Federico Piovesan)
Simone Pafundi è ad un passo dalla Sampdoria, scelto da Andrea Mancini. Con Roberto CT arrivò invece l’esordio in Azzurro.
Simone Pafundi è vicinissimo ad un’avventura che lo porterà nuovamente lontano da Udine. Secondo le ultime indiscrezioni il talento classe 2006 si appresta a diventare un nuovo giocatore della Sampdoria. L’accordo tra le due parti, sulla base del prestito, porterebbe nuovamente un Mancini sul cammino del calciatore.
L’attuale direttore sportivo dei blucerchiati è infatti Andrea Mancini, figlio di Roberto, che ricopre tale ruolo dallo scorso aprile, dopo la rivoluzione che ha riportato volti storici della Samp alla guida del club. Fu proprio il padre, quasi tre anni fa, a far esordire Simone Pafundi in Nazionale maggiore, tra lo stupore generale.
Era il novembre 2022 quando il CT Roberto Mancini convocò a sorpresa il giovane calciatore dell’Udinese, facendolo debuttare il 16 novembre al 90′ contro l’Albania, a soli 16 anni e 8 mesi. Un messaggio chiaro di Mancini, con cui collezionerà la prima ed unica presenza fino ad oggi con la Nazionale maggiore.
Il percorso di Pafundi da Mancini a…Mancini
Da allora sono passate tre stagioni in cui il nome di Simone Pafundi si è visto più sui giornali che in campo. Solo 8 presenze, tutti scampoli di gara, in quel 2022-23 con l’Udinese di Andrea Sottil, dove collezionerà i suoi primi minuti solo a febbraio. A fine stagione parteciperà al favoloso Mondiale U20, con la sconfitta arrivata solo in finale contro l’Uruguay, dopo una punizione decisiva contro la Corea del Sud in semifinale.
La stagione seguente, 2023-24, Pafundi la inizia nuovamente con i friulani ma totalizza solo 60 minuti fino a gennaio. Per trovar maggior minutaggio viene girato in prestito al Losanna fino al 31 dicembre 2024 con diritto di riscatto fissato a 15 milioni. 20 presenze totali per lui, una sola rete e due assist che non bastano per il riscatto. A ciò si aggiungono le positive presenze con l’U19 Italiana.
Tornato ad Udine lo scorso gennaio dopo soli 17′ nel campionato svizzero nella prima parte di stagione, subentra 9 volte sotto la guida di Runjaić senza incidere. L’esordio nelle U20 e U21 sono le uniche note positive stagionali. Ora la possibilità di dimostrare in Serie B il suo valore, in una piazza calda ed importante.