L’incrocio di destini tra Kerem Aktürkoğlu e José Mourinho

L’incrocio di destini tra Kerem Aktürkoğlu e José Mourinho

Mourinho, nuovo allenatore del Benfica

Un gol decisivo, un esonero, un trasferimento e un cambio di panchina: la storia di un intreccio sorprendente

La partita di ritorno dei playoff di Champions League tra Benfica e Fenerbahçe, giocata lo scorso mese, ha avuto una valenza particolare per due protagonisti: Kerem Akturkoglu e José Mourinho.

L’attaccante turco, infatti, è stato l’autore del gol che ha permesso al Benfica di superare il Fenerbahçe e accedere alla groupe phase della massima competizione europea. Il risultato, tuttavia, ha avuto conseguenze dirette ben oltre il campo: la sconfitta della squadra turca ha portato all’esonero di José Mourinho.

Pochi giorni dopo, Akturkoglu ha lasciato il Benfica per trasferirsi dove? Proprio al Fenerbahçe, la squadra che aveva appena eliminato dalla Champions League.

Con la sua rete, dunque, l’attaccante turco si è “autoeliminato” dalla Champions League. Destino opposto invece per l’allenatore portoghese.

Akurkoglu, attaccante del Fenerbahce (imago)
Akurkoglu, attaccante del Fenerbahce (imago)

Mourinho ritorna al Benfica 25 anni dopo

Il Benfica, nella giornata di oggi 18 settembre, ha annunciato il suo nuovo allenatore. Chi è? Proprio José Mourinho, colui che meno di un mese fa era sulla panchina opposta nel preliminare di Champions League.

Questa concatenazione di eventi ha creato un intreccio curioso: Akturkoglu, l’autore del gol che ha eliminato il Fenerbahçe dalla Champions, ha deciso di trasferirsi nella squadra che aveva appena sconfitto, mentre Mourinho, esonerato dalla squadra turca, è ora alla guida di quella che lo aveva eliminato sul campo.

Un intreccio insolito ma che fa parte delle magie che riserva il mondo del calciomercato. L’allenatore portoghese, nella sua conferenza stampa di presentazione, è stato anche molto duro nei confronti del suo ex club, arrivando ad affermare: “Venire al Fenerbahce è stato un errore.”

Quella al Benfica sarà la sua seconda esperienza e si può anche vedere come un cerchio che si chiude a distanza di 25 anni: “le Aquile” sono state il suo primo club da allenatore, senza considerare le esperienze da vice. 25 anni dopo lo “Special One” è tornato e proverà a regalarsi un ultimo ballo proprio nel club che lo ha lanciato.