Porto-Nizza, la sfida di Farioli: i retroscena sulle scelte di panchina
Francesco Farioli, allenatore del Porto (IMAGO)
Quella tra Porto e Nizza è la partita del grande ex in panchina Farioli, allenatore italiano dalle scelte forti. Ecco i dietro le quinte.
Stasera in Portogallo andrà in scena una gara, valida per la quinta giornata della League Phase di Europa League, dal sapore speciale. Si tratta infatti di Porto-Nizza, partita del grande ex in panchina Franscesco Farioli che a Nizza ha lasciato un ottimo ricordo, così come ne sta costruendo di altrettanto positivi a Porto.
L’allenatore italiano dal percorso atipico si sta facendo apprezzare molto in tutte le sue esperienze europee, grazie alla capacità di calarsi immediatamente nella realtà delle società in cui approda. La grande intelligenza porta Farioli a dare in poco tempo un’identità forte alle squadre che allena, creando al contempo una sinergia imprescindibile con giocatori e tifosi.
Nizza per lui è stato il primo palcoscenico europeo importante, dopo un’annata molto positiva all’Alanyaspor, in Turchia. In rossonero ha saputo centrare l’obiettivo di riportare il club in Europa, classificandosi quinto in Ligue 1 con la miglior difesa e valorizzando giocatori come Képhren Thuram, Moffi, Guessand e Bulka tra gli altri. Sul finale di stagione si è manifestato il forte interesse dell’Ajax, reduce da una stagione disastrosa e che necessitava di una ricostruzione: Farioli ha accettato la sfida e ha così salutato la riviera francese nel 2024.

L’esperienza all’Ajax e l’arrivo al Porto di Farioli
Come anticipato, i Lancieri cercavano un allenatore ambizioso e con idee nuove. Ricostruita la mentalità, Farioli si è fatto apprezzare nonostante l’iniziale scetticismo dovuto al fatto di essere il primo allenatore non olandese dopo 27 anni, nonché il primo italiano a sedere sulla panchina dell’Ajax. Il rapporto con media e tifosi è stato eccellente, così come positivi sono stati i risultati sportivi: il secondo posto in Eredivisie è arrivato, beffardo, all’ultima giornata dopo aver tenuto a lungo la testa della classifica, in un campionato in cui PSV e Feyenoord sono stati battuti in tutti e 4 gli incontri disputati.
A fine della scorsa stagione la scelta maturata è stata quella di non proseguire con l’Ajax, nonostante due altri due anni di contratto garantiti e senza avere una destinazione successiva. La scelta è stata motivata dalle divergenze di vedute tra allenatore e club, sul piano della visione strategica, dell’organizzazione interna e sulla pianificazione tecnica futura. Con estrema coerenza, entrambe le parti hanno dunque deciso di separare le proprie strade dopo un’annata intensa.
Dopo aver declinato l’interesse di alcuni club di Premier League con cui non c’era totale compatibilità, Farioli ha deciso di aspettare la giusta opzione. A Porto, un deludente Mondiale per Club hanno indotto il presidente Villas-Boas ad esonerare Anselmi, pensando a Farioli come sostituto ideale. I contatti si sono intensificati ad inizio luglio con l’italiano che, ereditando una situazione simile a quella di Amsterdam, ha accettato la proposta. Anche con i Dragões Farioli ha avuto un impatto repentino, incidendo subito su diversi frangenti. Oggi, a soli 36 anni, è vicino alla sua 100esima vittoria in carriera, in un percorso dalle scelte ponderate e dai risultati prestigiosi.