Ranocchia svela: “Nel 2014 ho dovuto decidere tra Inter e Juve”
Andrea Ranocchia, ex difensore dell'Inter (IMAGO)
Andrea Ranocchia rivela un retroscena del 2014, diviso tra il rinnovo con l’Inter e l’offerta di trasferimento della Juve di Conte.
Aneddoti di 11 anni fa che fanno riemergere duelli di mercato dimenticati o addirittura mai svelati. In questo caso il protagonista è Andrea Ranocchia, difensore centrale ritiratosi ormai da 3 anni. Intervistato dal Corriere della Sera, ha raccontato anche un sorprendente duello di mercato.
“Era il 2014, ero in Brasile con la Nazionale. Avevo due offerte: una dell’Inter per il rinnovo e una molto importante della Juve. Conte spingeva per raggiungerlo a Torino”. Un bivio, una sliding door della sua carriera, diviso tra la continuità in nerazzurro dopo 3 stagioni e mezzo e la chiamata della squadra da tre anni campione d’Italia.
Al tempo solo una scelta di cuore avrebbe potuto far desistere un giocatore dall’approdare in bianconero. L’Inter stava attraversando del periodo più modesto della sua storia recente, reduce da un quinto posto in Serie A. La Juve era, al contrario, in pieno slancio, con un allenatore, Conte, che già aveva allenato Ranocchia ai tempi del Bari in Serie B.

Ranocchia scelse di restare all’Inter grazie a Stanković
Una decisione molto pesante da prendere per il classe 1988, tra l’altro nel bel mezzo del Mondiale in Brasile, l’ultimo disputato dalla Nazionale italiana. Una condizione non ottimale per decidere a mente sgombra un futuro che avrebbe ad ogni modo indirizzato la carriera dell’allora 26enne.
Tra i tanti dubbi, fu decisivo a quel punto l’intervento di un interista d’adozione e leggenda del club come Dejan Stanković. Il serbo gli disse:“Se vinci uno scudetto con l’Inter il tifoso si ricorderà di te per sempre. Se succede in squadre come la Juve è il club a vincerlo”. Parole taglienti, pragmatiche ed incisive.
Fu solo a quel punto che Ranocchia decise di rinnovare con il club dove, a tre riprese, ha totalizzato 226 presenze. Qui, nel 2021-22 vincerà lo Scudetto da vice-capitano, proprio con Antonio Conte in panchina. Nell’estate in cui il difensore fu vicino alla Juve, a pochi giorni dalla chiamata di Conte, l’allenatore si dimise, separandosi incredibilmente dal club bianconero.