Mehdi Taremi, attaccante dell'Inter (Imago)
La storia di Mehdi Taremi, attaccante dell’Inter che nel 2023 è stato a un passo dal Milan: il retroscena.
Il derby della Madonnina Mehdi Taremi avrebbe potuto giocarlo a maglie invertite. Non in nerazzurro, bensì in rossonero. Perché nell’estate 2023 era il Milan il club più vicino a prenderlo. E anzi, le parti erano fiduciose di chiudere l’operazione a stretto giro.
Ma le porte girevoli del Grand Hotel Calciomercato riservano sempre cambiamenti e sorprese. L’affare è saltato sul gong e qualche mese dopo l’attaccante iraniano ha trovato un accordo con l’Inter per un trasferimento a parametro zero, dopo la scadenza del suo contratto con il Porto.
A quasi un anno di distanza dal suo arrivo in nerazzurro, Taremi ha ancora dimostrato poco. Arrivava da grandi stagioni, ricche di gol: le 91 reti in 182 partite con il Porto lasciavano ben sperare. Ma all’Inter il classe ’92 non ha trovato lo stesso feeling con la porta: solo 3 gol in ben 36 gare – anche se spesso da subentrato.
Ma c’è ancora tempo. Il suo contratto dura fino al 2027 e al futuro si penserà più avanti. Intanto, Taremi si prepara ad affrontare il Milan, in un particolare incrocio del destino.
Rapido passo indietro all’estate 2023. Il Milan va a caccia di un attaccante – arriverà Jovic nell’ultima ora di mercato – e Taremi è il favorito. I contatti cominciano già a luglio ma presto si entra in una fase di stallo. Il motivo? Il prezzo fissato dal Porto per l’attaccante, reduce da una stagione da 31 gol agli ordini di Sergio Conceicao: la richiesta del club era infatti tra i 25 e i 30 milioni. Tanti, troppi secondo la dirigenza rossonera. Specialmente per un classe ’92 con un solo anno di contratto.
Il Milan intanto lavora su altri affari importanti: arrivano, tra gli altri, Reijnders e Pulisic. E nelle ultime settimane di mercato torna su Taremi – per il quale ha sondato il terreno anche l’Inter, senza però concretizzare. Il Milan, quindi, riapre il canale con il Porto e offre 12 milioni più bonus nella serata del 29 agosto.
La clessidra scorre, il Porto chiede di più e i rossoneri rilanciano a 15 milioni di parte fissa. C’è totale fiducia. Tanto che il 30 agosto il Milan libera Lorenzo Colombo in direzione Monza, convinto di avere in pugno Taremi.
Ad accordo verbale raggiunto parte la macchina burocratica: i due club trattano sugli ultimi dettagli dei termini di pagamento e sono a un passo dal via libera definitivo. Ma l’operazione si aggroviglia su un nodo fondamentale: intermediari e commissioni. Cambiano gli interlocutori all’ultima curva e bisogna ricominciare da capo. Ma non c’è più il tempo materiale per trattare: il penultimo giorno di mercato il Milan molla Taremi e vira su altri obiettivi. Prima Patson Daka, poi Rafa Mir, infine Luka Jovic. E ritroverà Taremi un anno più tardi, ma da avversario.
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