Adrien Rabiot è l’uomo di copertina della prima vittoria stagionale della Juventus in Champions League. Il centrocampista francese ha segnato una doppietta contro il Maccabi Haifa nel 3-1 finale con il quale la “Vecchia Signora” è salita a 3 punti in classifica nel girone H, dietro a Psg e Benfica a 7. Eppure lo stesso Rabiot ad agosto era in procinto di lasciare la Continassa in direzione Manchester, sponda United.
Il centrocampista, classe 1995, è arrivato a Torino nell’estate 2019, prelevato a parametro zero dal Paris Saint Germain. In tre stagioni ha giocato 130 partite in bianconero, segnando 6 gol, fornendo prestazioni altalenanti, senza trovare la giusta continuità che ci si aspetta da un giocatore della Juventus. Rabiot, comunque, in Italia ha vinto tutto con la Juventus: la Supercoppa italiana nel 2020, lo Scudetto nella stagione 2019-2020 e la Coppa Italia del 2020-2021.
Alla fine della deludente stagione 2021-2022, la prima a “zero titioli” dal 2012, la società bianconera sembrava volesse cedere Adrien Rabiot, su richiesta anche dello stesso giocatore francese e della mamma-agente Veronique. Il Manchester United è la squadra che è andata più vicina all’acquisto del centrocampista. A metà agosto, infatti, la madre del calciatore e il direttore dei Red Devils John Murthough si sono incontrati a Torino, dopo che le due società avevano raggiunto un accordo per la cessione poche ore prima.
Le richieste economiche di Veronique Rabiot sono state ritenute troppo alte, mentre il centrocampista restava poco convinto della destinazione, dato che il Manchester United quest’anno non disputa la Champions League. Così l’affare è sfumato e il giocatore è rimasto alla Juventus.
Da sempre Massimiliano Allegri ha piena fiducia in Adrien Rabiot. “E’ un giocatore importante – aveva detto l’allenatore bianconero alla vigilia della sfida contro la Sampdoria – e ha fatto un’ottima stagione l’anno scorso per le sue caratteristiche”. Con i blucerchiati, tra l’altro, il centrocampista, al debutto assoluto nel 2022-2023 in Serie A, è andato anche in rete, anche se poi il gol è stato annullato per fuorigioco. Aveva saltato la prima giornata per via della squalifica rimediata nell’ultima giornata del campionato 2021-2022.
Rabiot ha poi giocato le sfide contro la Roma e lo Spezia, partendo in entrambi i casi dal primo minuto. Si è infortunato alla vigilia della partita contro la Fiorentina, lamentando un problema alla coscia: per questo non ha partecipato alla trasferta di Firenze. E’ tornato a disposizione per il match di Champions League contro la sua ex squadra, il Paris Saint Germain, giocando per 87 minuti, prima di lasciare il campo a Moise Kean.
A poche ore da Juve-Salernitana, Rabiot lamenta un problema al muscolo soleo della gamba sinistra che lo costringe a saltare, oltre alla partita contro i campani, le sfide contro Benfica e Monza e gli impegni della Nazionale francese in Nations League. Ritorna titolare all’Allianz Arena nel match contro il Bologna, giocando un’ottima partita per 77 minuti, prima di essere sostituito per De Sciglio.
Allegri lo conferma dall’inizio anche contro il Maccabi Haifa. Rabiot porta in vantaggio la Juventus al 35’ con un grande inserimento in area di rigore dopo un passaggio illuminante di Angel Di Maria. I bianconeri raddoppiano al 50’ con Vlahovic, poi subiscono il 2-1 per mano di David dopo un’incomprensione tra Sczeseny e Bremer. Ci pensa ancora Adrien Rabiot a chiudere i conti: Di Maria da calcio d’angolo trova la testa del centrocampista francese che mette a segno la sua prima doppietta juventina.
Con Rabiot in campo in questa stagione, la Juventus ha perso solamente contro il Paris Saint Germain, mentre in campionato ha raccolto 8 punti su 12, grazie ai pareggi con Sampdoria e Roma e alle vittorie contro Spezia e Bologna. I bianconeri, dunque, si affidano alle giocate del classe 1995 per cercare la rimonta in Serie A ed in Champions League. Missione difficile, ma non impossibile.
A cura di Giacomo Grasselli
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