Un gol che fece piangere sessanta milioni di italiani e che mandò in paradiso la Corea del Sud. La rete ai tempi supplemantari di Ahn Jung-hawn sancì la qualificazione ai quarti di finale ai Mondiali del 2002 contro l’Italia, proprio nell’edizione in cui gli asiatici erano i padroni di casa. La sua rete è valsa il passaggio del turno poichè in quel torneo era ancora valida la regola del “Golden gol”, ovvero chi segna vince.
Classe 1976, Ahn Jung-hwan è un attaccante sudcoreano grande protagonista con la sua nazionale ai Mondiali del 2002. In quel torneo segnò due reti pesanti. La prima agli Stati Uniti ai gironi e poi la seconda quella pesantissima contro l’Italia il 18 giugno. In carriera ha giocato in Europa per due stagioni in Serie A dal 2000 al 2002 con il Perugia, in Francia al Metz nel 2005-06 e in Germania per mezza stagione nel 2006 con il Duisburg.
Il retroscena più interessante riguarda proprio quel gol realizzato contro l’Italia di Trapattoni ai Mondiali 2002. Al 117‘ l’attaccante sudcoreano con un colpo di testa ben calibrato ha decretato la qualificazione ai quarti di finale del trofeo più ambito del pianeta, davanti a una cornice di pubblico importante a Daejeon. In quell’anno, come riportato prima, Ahn era un giocatore del Perugia, in prestito dal Daewoo Royals.
La rete di Ahn, oltre a gettare nella disperazione tutti i tifosi italiani, manda su tutte le furie il presidente del Perugia Luciano Gaucci. “Non lo voglio più vedere – disse alla Gazzetta dello Sport l’ex numero uno degli umbri il giorno dopo Corea del Sud-Italia – ha offeso il Paese che lo ha accolto, è la rovina del calcio italiano. Quando arrivò qui da noi non aveva nemmeno i soldi per comprarsi un panino…bella riconoscenza!“.
Il cartellino di Ahn non venne riscattato e lui continuò la sua carriera tra Asia e Europa, ma questo episodio resta ancora vivo nella memoria di tanti tifosi italiani, memori di quel maledetto gol al 117′ al primo Mondiale asiatico della storia del calcio.
A cura di Federico Rosa
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