Stupire il Franchi in una notte europea a soli diciannove anni è possibile, eccome. Per informazioni chiedere a Andy Diouf, centrocampista classe 2003 del Basilea. Un mancino di qualità, fisico e veloce: nel suo gol in Conference League contro la Fiorentina c’è tutto questo. Una progressione di sinistro da centrocampo al limite dell’area, dribbling secco e palla all’angolino.
“E’ un talento importante… e questa estate avrà mercato”, ci racconta il suo agente Alfonso Stellittano della SBE Management. “Alcuni lo accostano al primo Pogba, altri a Rabiot. Ma a me non piacciono i paragoni: Andy Diouf è Andy Diouf, un giocatore unico, fresco. Il perfetto identikit del centrocampista moderno. Ha doti fisiche e tecniche, ma soprattutto una mentalità vincente e un DNA da killer, in senso buono”.
Il Basilea lo ha appena riscattato dal Rennes per 5 milioni e mezzo: un affare. Classe 2003, ha giocato 52 partite alla sua prima vera stagione tra i grandi: 30 gare in campionato, 5 in coppa nazionale e, soprattutto, 17 in Conference League (includendo i preliminari). Proprio in Europa, Diouf si è acceso: tre gol e due assist, con prestazioni da futuro crack. La Fiorentina se n’è accorta, a proprie spese: “Sta facendo benissimo e ha ancora grandi margini di miglioramento. Ha doti atletiche fuori dal comune”.
Diouf è cresciuto nella generazione d’oro del vivaio del Rennes, che in pochi anni ha prodotto talenti come Camavinga, Mathys Tel e Desire Doue. “Lo scorso anno Andy ha giocato solo alcuni spezzoni in Ligue 1, come contro il PSG. Il Rennes ha un’accademia molto interessante: formano uomini, sono molto attenti alla selezione dei ragazzi anche dal punto di vista caratteriale. Andy ha un entourage molto positivo e sereno: è una famiglia di calciatori; suo padre giocava in Senegal e i due fratelli maggiori sono cresciuti nei vivai di Tolosa e Lione e ora giocano uno al Dudelange (Lussemburgo) e l’altro al Versailles (National 1, la terza serie francese). Sanno cos’è il calcio, ce l’hanno nel DNA”.
“In estate il Basilea ha scommesso su di lui e, come spesso accade, ha indovinato. Gli ha permesso di giocare con continuità in un grande club, di dimensione europea. Andy al Basilea è molto contento, si trova bene: è una società che valorizza i giovani, da sempre. Lo ha fatto con Rakitic e Salah, ad esempio”. Ora è il turno di Diouf, che, intanto, potrebbe mettersi in mostra anche all’Europeo under-21: è un candidato a rappresentare la Francia, nel dream-team giovanile dei Blues, dopo la prima, recente, convocazione.
Inevitabile che su un talento di questo livello si accendano le sirene del mercato: “Non abbiamo fretta: Andy sta benissimo in Svizzera. Sicuramente in futuro giocherà in un top club e in tanti gli hanno già messo gli occhi addosso”. Piace alle big di Bundesliga, ad esempio. E anche in Italia potrebbe muoversi qualcosa. “Un giorno mi piacerebbe portare in Italia un giocatore di qualità come Andy”, ammette Stellittano. “Sono nato in Francia da genitori italiani, calabresi. Parlo sei lingue e in Italia ho già Matthieu Huard, terzino del Brescia- Nonostante una stagione difficile per la squadra, sta crescendo molto ed è sta
lasciando il segno in B”.
Diouf un segno in Italia l’ha già lasciato: gli sono bastati novanta minuti. Anzi settanta. Palla in buca e esultanza alla bandierina. Talento e mentalità, i top club lo sanno: “Andy è pronto a spiccare il volo”
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