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Antonee Robinson al Mondiale con gli USA: storia del terzino che fu (quasi) del Milan per qualche ora

Antonee Robinson ha solo sfiorato il Milan. L’ha atteso, ci ha sperato, creduto e infine ci è arrivato. Salvo poi tornare a casa, con una valigia piena di delusione e rammarico. Ma una cosa è certa: quel 31 gennaio 2020, il difensore classe 1997 non se lo scorderà facilmente. Sarebbe potuta essere la svolta della sua vita e della sua carriera. Non lo è stata.

 


 

Affare fatto

Ricostruiamo: terzino americano, allora 22enne, si era messo in luce con la maglia del Wigan. Ottimi numeri, che avevano convinto il Milan a comprarlo. 7-8 milioni sul piatto: proposta accettata e rinforzo in arrivo, proprio nelle ultime ore di calciomercato. Lui e Saelemaekers, sbarcati in rossonero nello stesso giorno. Due semi-sconosciuti, colpi frutto di scouting. Uno oggi è ancora protagonista al Milan, l’altro non lo è mai stato. Pur essendo atterrato puntuale a Linate, quel giorno.

 


 

L’arrivo a Milano e il problema al cuore

Maglietta nera e volto tra il teso e l’emozionato. Sicuramente, tanta felicità. Ma non la dà a vedere. Subito si dirige alla Casa di Cura La Madonnina per le visite mediche di rito. Poi al Centro Ambrosiano di Medicina dello Sport per ottenere l’idoneità sportiva. Firma prevista nel pomeriggio. Ma nei controlli medici emerge un problema. Al cuore, più precisamente. Istanti concitati. Tanti dialoghi, tante riflessioni. Alla fine i medici non approvano l’acquisto: “Non può giocare, ci dispiace”. E il contratto, già sulla scrivania con accanto una penna, viene messo in archivio. Nulla da fare. E Robinson riparte, senza nemmeno aver disfatto la valigia.

 


 

Il Mondiale con gli USA

A tre anni da quel giorno, Antonee ha giocato il suo primo Mondiale con la nazionale americana. Una squadra giovane, piena di talenti interessanti. Robinson uno di loro. Ed è protagonista in Premier League con il Fulham. Molti top club lo seguono per l’estate… il Milan ci aveva visto lungo.

Luca Bendoni

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