L’asse Napoli-Premier League: De Bruyne, McTominay e tanti altri

Kevin De Bruyne, neoacquisto del Napoli (Imago)
Le trattative tra il Napoli e la Premier League crescono sempre più, alimentando un asse di mercato che nasce qualche anno fa.
Così lontani, così vicini. Napoli e l’Inghilterra sembrano due mondi opposti, eppure è da un po’ di stagioni che in tema di calciomercato si frequentano. L’approdo di De Bruyne in maglia azzurra è solo l’ultima trattativa di un asse che, tra arrivi e partenze, prosegue con cadenza annuale dalla stagione 2018/19. La vera impennata, però è arrivata nella scorsa stagione, con colpi da 90.
Il Napoli dell’ultima Serie A ha una grossa impronta british, già solo citando il gol Scudetto e la stagione straordinaria di McTominay, arrivato in estate dal Manchester United per 30,5 mln. C’è poi Lukaku, fedelissimo di Conte giunto dal Chelsea per 30 mln che ha confermato la sua importanza ai comandi dell’allenatore. Vi sono infine Gilmour, pagato al Brighton 14 mln, che ha avuto il ruolo di backup di Lobotka, e Billing, arrivato in prestito a gennaio dal Bournemouth e autore del fondamentale gol del pareggio contro l’Inter a febbraio.
Nella stagione precedente l’asse britannico in entrata si era scaldato nel mercato di gennaio, con due prestiti piuttosto sfortunati: dalla Premier League arrivavano Dendoncker dall’Aston Villa e Traoré dal Bournemouth per ravvivare, senza riuscirci, il centrocampo del Napoli. Nell’anno del terzo scudetto figurano gli acquisti di Østigård dal Brighton ed il prestito oneroso di Ndombele, mentre uno dei perni del Napoli di Spalletti prima e di Conte poi, Anguissa, è arrivato nel 2021 dal Fulham. Andando ancora più a ritroso si arriva fino ad Ospina nel citato 2018, anno che ha dato il via alla continuità di quest’asse.
Le partenze da Napoli verso la Premier League
Discorso differente ma altrettanto ricco di trattative è quello che riguarda i giocatori che da Napoli partono versono la Premier League. In questo caso le fortune sono alterne, con il Napoli che sta puntando su questa rotta per rilanciare dei giocatori che sotto il Vesuvio hanno deluso oppure non hanno trovato il minutaggio sperato.
Gli ultimi in questo senso sono stati Lindstrøm e Cajuste, entrambi partiti lo scorso agosto per un prestito annuale in Premier League. Il primo ha disputato un’altra magra stagione all’Everton, dov’era andato in prestito oneroso di 2 milioni. Tornerà alla base in attesa di sapere il proprio futuro, dopo l’investimento da 30 milioni che il Napoli aveva fatto per acquistarlo. L’altro ha avuto sicuramente una stagione più positiva dal punto di vista personale del danese, retrocedendo però con l’Ipswich Town. Dopo l’esborso di 1,5 mln per il prestito, il suo avvenire resta ancora in bilico, non escludendo neanche il riscatto.
Nei precedenti campionati, invece, le partenze verso la Premier portano alla volta di Stamford Bridge e di Goodison Park. Tra la stagione 2018/19 e 2022/23, il Napoli ha effettuato tre cessioni eccellenti a queste due squadre inglesi, con operazioni dai grandi ricavi. Prima Jorginho, partito per 57 milioni in direzione Chelsea, poi Allan per 24,6 milioni all’Everton, infine Koulibaly nell’estate del 2022, ceduto nuovamente ai blues per 41,9 milioni. In attesa di nuovi sviluppi, l’asse Napoli-Premier ha già avuto molto da raccontare.