Dal no del Verona all’ascesa italiana: buon compleanno Balbo!

Dal no del Verona all’ascesa italiana: buon compleanno Balbo!

Questo ragazzo è una polizza di assicurazione“. Era il 1996 quando venne pronunciata questa frase da Carlo Mazzone, allora allenatore della Roma, dopo un match contro la Sampdoria. Il destinatario di questo elogio è Abel Balbo che in quella partita aveva segnato tre gol. Non certo un caso, ma una costante della carriera dell’attaccante argentino che ha trovato l’Italia nel suo destino e che oggi compie 55 anni.

 


 

Eppure il feeling con la Serie A non è stato da subito dei migliori, basti pensare al suo arrivo al Verona. Già, una maglia mai indossata, ma il primo club a puntare su di lui. È il 1988 quando Balbo, reduce dalla prima stagione tra i professionisti con il Newell’s Old Boys, viene acquistato dal Verona. 

 


 

Viaggio in Italia, visite mediche e anche tour del Bentegodi. Sembra tutto pronto, ma c’è un ostacolo legato agli stranieri: massimo tre in rosa e quel Verona ha Berthold, Troglio e Caniggia

 


 

Bagnoli prende una scelta: a saltare è Balbo che torna in Argentina, in prestito al River Plate. Anche in questo caso tanti gol (12 in 38 partite), ma non bastano per la conferma. Il Verona, nel 1989, lo cede all’Udinese. Tanti saluti ai gialloblù (che in quella stagione retrocedono in Serie B) e via verso il Friuli dove inizia l’ascesa di Balbo a suon di gol. 

18 miliardi di lire saranno poi i soldi che spenderà la Roma per acquistarlo nel 1993. Poi anche le avventure con Parma e Fiorentina. Il tutto condito da uno scudetto e una supercoppa italiana con la Roma e l’accoppiata Coppa Italia-Coppa Uefa con il Parma. Un palmares di rispetto per Balbo che in Italia, dopo il primo approccio negativo, ha trovato la sua isola felice.