Più di un sogno, più di una suggestione: la trattativa tra la Salernitana e il Chelsea per Michy Batshuayi è stata reale e concreta. L’attaccante belga, a segno in serata con il suo Belgio ai Mondiali contro il Canada, è stato l’indiziato numero uno scelto, a fine agosto, dal direttore dei campani, Morgan De Sanctis come spalla di Boulaye Dia.
29 anni da compiere, alle spalle due stagioni da “prestito” del Chelsea – prima in Premier League al Crystal Palace, poi in Turchia al Besiktas. La Salernitana si convince: può incidere in Serie A. Allora De Sanctis chiama Londra: il Chelsea è disposto a cederlo in prestito con obbligo di riscatto. Il contratto, originariamente in scadenza nel 2023, può essere prolungato grazie a una opzione unilaterale fino al 2024, così che i Blues possano monetizzare.
La Salernitana, però, vuole un prestito secco. Iniziale “no” all’obbligo. Parallelamente si passa al lato-giocatore: affascinato dalla Serie A, Batshuayi dà una prima apertura alla trattativa. Il discorso, però, si arena: a due/tre giorni da fine mercato, l’attaccante belga comunica ai granata di voler continuare a giocare in Premier League ed è pronto ad accettare la chiamata del Nottingham Forrest.
Così, la Salernitana definisce per l’arrivo di Piatek, mentre il Nottingham si mette al lavoro e chiude con il Chelsea per Batshuayi. Ma la trattativa non va in porto per una questione di ore, a causa di un errore nei tempi di registrazione. Così, il classe 1993 sceglie di tornare in Turchia, non più al Besiktas ma al Fenerbahce. 8 gol nelle prime 13 partite, che valgono la chiamata del Belgio. E un gol decisivo.
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