Non è ancora tempo. Non è ancora il momento di abdicare. La storia del Real Madrid la stanno (ri)scrivendo quei giocatori che al Real ci sono da tempo. Quattordicesima Champions League per il Madrid, Quinta personale per loro. Senatori il cui percorso coincide con quella dei blancos. Proprio loro che nella grande schiera di campioni arrivati a Madrid in questi anni erano forse i nomi meno acclamati. Partita dopo partita, stagione dopo stagione hanno scritto le pagine del club spagnolo. Pagine di storia. La storia del Real Madrid.
Il Pallone d’Oro è stato il timbro sacrosanto su una stagione magica. Un riconoscimento che è un sogno, proprio per lui che è “The Dream”, senza mai scordarsi da dove viene: “Questo è il Pallone d’Oro del popolo”. La tripletta contro il PSG ha dato l’ennesima testimonianza della sua classe, quella con il Chelsea l’ha consacrato a eroe di questa Champions. Con i quattro gol al Manchester City è andato addirittura oltre a ogni aggettivo. L’essenza del calcio in un giocatore. Un numero 9 in cui si racchiuda la purezza della qualità, la nobiltà dell’intelligenza calcistica. Uno dei migliori interpreti della grandezza del Santiago Bernabeu. Una storia lunga 13 anni. Una storia iniziata nell’estate del 2009. Un’estate da protagonista per il Real Madrid. È l’estate degli addii degli olandesi, ma, sopratutto, dell’arrivo di due giocatori: Cristiano Ronaldo e Kakà. 94 milioni il primo. 67 milioni il secondo. Insieme a loro Xabi Alonso, Albiol, Arbeloa e lui, Karim Benzema. È il 1 luglio quando viene ufficializzato il suo acquisto. 35 i milioni spesi. Pellegrini, Mourinho, Ancelotti, Benitez, Zidane, Lopetegui, Solari, Zidane e Ancelotti. Kakà, Ramos, Ronaldo, Di Maria, Isco, Bale, Hazard. La vittoria della decima e delle altre Champions. Le battaglie contro il Barcellona di Messi e Guardiola. Gli anni della rifondazione. Una costante: Karim Benzema. Ripensandoci, tredici anni dopo, uno dei più grandi investimenti nella storia dei blancos.
Facciamo qualche passo indietro. Spostiamoci di alcuni metri. Arriviamo a Luka Modric e Toni Kroos. Maestri del centrocampo. Padroni del tempo e dei tempi. Il destino lo stesso di Benzema. Nomi la cui storia si intreccia indissolubilmente a quella del Real. Il croato, a Madrid, arriva nel 2012 per 35 milioni.
Nei due anni precedenti, intanto, gli acquisti di Ozil, Di Maria, Coentrão. L’anno successivo Bale e Isco. Nell’estate del 2014 James Rodriguez e Toni Kroos. Grandi nomi. Grandi cifre. Pochi a fare davvero la differenza. Pochi ad avere una personalità in grado di tenere le pressioni dell’universo blancos. Così pochi, tra i nomi fatti prima, a ridursi a due giocatori. Due centrocampisti: Modric e Kroos. Perché si sa, la personalità non si può comprare.
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