Bologna, a tutto Odgaard: Sartori lo voleva all’Atalanta, ora sfida l’Inter da ex

Bologna, a tutto Odgaard: Sartori lo voleva all’Atalanta, ora sfida l’Inter da ex

Jens Odgaard, trequartista Bologna (imago)

Jens Odgaard ritrova l’Inter da ex con il Bologna: i retroscena dietro il colpo di Sartori (che lo voleva sei anni fa)

Era considerato il centravanti del futuro. Tripletta nel derby Primavera, 6 gol nelle prime 5 partite in Youth League e gli occhi di mezza Europa addosso. All’Inter erano sicuri: “Abbiamo fatto un affare”. Sì, perché Jens Odgaard, nei suoi primi mesi a Milano, sembrava avere davvero qualcosa di speciale.

Arrivato dalla squadra danese del Lyngby nell’estate 2017, l’attaccante classe ’99 aveva stupito tutti sin dall’inizio: il 16 settembre, alla seconda giornata di campionato, ne segna tre contro il Milan. E dieci giorni dopo apre il suo score in Youth League. Partita dopo partita, gol dopo gol, Odgaard continua a fare bene.

Sembra l’inizio di un bellissimo viaggio: per prenderlo, l’Inter ha bruciato la concorrenza di Roma e Fiorentina. Rispettivamente, dei direttori Ricky Massara e Pantaleo Corvino, grandi estimatori dell’attaccante danese. E lo ha fatto a prezzo di saldo (circa 1,5 milioni) sfruttando il contratto in scadenza l’anno successivo.

Odgaard segna 15 gol nelle sue prime 29 gare con la Primavera nerazzurra, ma ad aprile subisce un infortunio e termina la stagione ai box. In estate, poi, passa al Sassuolo a titolo definitivo come contropartita nell’affare che porta Matteo Politano all’Inter. Ma a volerlo concretamente, in quelle settimane, era anche e soprattutto… Giovanni Sartori, all’epoca direttore sportivo dell’Atalanta, che oggi ha ritrovato (anzi, portato) Odgaard al Bologna.

Jens Odgaard, trequartista del Bologna, ai tempi dell'Inter
Jens Odgaard ai tempi dell’Inter

Il viaggio per ritrovarsi… poi Sartori ha preso Odgaard

Il piano – mai concretizzato – di Sartori per Odgaard era questo: acquistarlo a titolo definitivo come giocatore di prospettiva per l’Atalanta e girarlo un anno in prestito in Serie B. Il giocatore, reduce da una buona stagione in Primavera con l’Inter, non è convinto di scendere in B a cercare minutaggio. E sceglie di provare subito l’esperienza in A al Sassuolo.

Non andrà come sperato: gioca appena una manciata di minuti e poi, per provare a esplodere, parte in una girandola di prestiti: Heerenveen, Pescara, Lugano e Waalwijk.

Finalmente, dopo anni di tentativi, al Waalwijk si ritrova e si guadagna la chiamata dell’AZ Alkmaar, questa volta a titolo definitivo. Segna 14 gol in un anno e mezzo e finalmente sembra pronto alla consacrazione. Se ne accorge proprio Sartori, che negli anni ha continuato a monitorarlo: un vecchio pallino non si dimentica.

L’idea nasce negli ultimi giorni del mercato di gennaio 2024. Sartori parla con Simon Friis e Filippo Cavadini, rispettivamente l’agente e l’intermediario italiano che hanno sempre seguito Odgaard in carriera. Sonda il terreno per un prestito con diritto di riscatto e l’AZ apre a queste condizioni.

L’affare si chiude in fretta: operazione complessiva da 4,5 milioni di euro. I primi sei mesi sono di ambientamento: 10 partite, 2 gol e alcuni sprazzi di talento. Ma il salto di qualità arriva con l’arrivo in panchina di Vincenzo Italiano, che finalmente intuisce la migliore collocazione tattica del classe ’99: è infatti l’ex allenatore della Fiorentina a indovinare la formula magica… Odgaard è un trequartista. Non un centravanti – come ai tempi dell’Inter – né un’ala come in Olanda. Dietro la punta può sfruttare il suo gran mancino da fuori area: scommessa azzeccata.

Per la gioia di… Giovanni Sartori. Che dopo sei anni – dal 2018 al 2024 – è riuscito ad acquistare un suo pupillo e ha avuto ragione: oggi l’investimento da 4.5 milioni sarebbe già, probabilmente, almeno triplicato in caso di cessione. Ma è presto per pensare al mercato: intanto c’è la sfida contro l’Inter. E Odgaard sogna il gol dell’ex.