Sven Botman è il difensore del momento. Il centrale che sta facendo impazzire mezza Europa, dall’Inghilterra all’Italia, su cui anche il Milan ha messo gli occhi negli scorsi mesi. E ora è un obiettivo per giugno. Maldini e Massara stravedono per lui, ma con il mancato passaggio del turno in Champions la strada per portarlo in Italia già a gennaio si è bloccata ancor prima di nascere.
Il Lille, proprietario del cartellino, lo ha valorizzato al massimo e ora lo valuta a peso d’oro: esclusa una sua partenza a gennaio, ora a giugno potrà monetizzare molto bene. Le cifre della sua valutazione sono alte: per intenderci, tra i 30 i 40 milioni.
Un talento arrivato per 8 milioni come “promessa da far crescere” che ha subito preso in mano le redini della difesa. E al primo anno in Francia ha contribuito alla vittoria della Ligue 1, spodestando il PSG di Neymar e Mbappé. Tutto questo a 21 anni. Mica male.
Lo scorso anno vicino all’Atalanta, quest’anno seguito dal Milan (e non solo), ma Botman è nei radar di club italiani sin dai tempi dell’Under 19 dell’Ajax. Aveva 16 anni e giocava da sotto età, ma era già dominante. Una bestia, nel senso buono. Tanta cattiveria agonistica e nessuna paura. Fisico già strutturato e potenziale altissimo.
Alcuni scout italiani lo notano e mandano rapporti incoraggianti. La SPAL è la prima a mostrare interesse con un documento ufficiale, ma la risposta della controparte non è positiva: il giocatore non vorrebbe lasciare l’Olanda e allo stesso tempo i ferraresi non sarebbero disposti a pagare il suo training compensation. Nulla di fatto.
Ma il treno Italia passa una seconda volta. Altro giro, altra corsa. A chiamare è il Perugia, dopo una grande stagione di Botman con lo Jong Ajax (“Ajax Giovani”) in seconda lega olandese. Ma, anche in questo caso, il giocatore non vuole passare in Serie B italiana e ambisce al salto di categoria nei Paesi Bassi. Declinato gentilmente il sondaggio dei biancorossi, accetta l’offerta dell’Heerenveen, in Eredivisie.
A 19 anni, alla prima stagione ai veritici del calcio olandese, fa subito faville. 26 presenze, condite anche da 2 gol e 4 assist. E le sirene internazionali si scatenano nuovamente. Arrivano tante proposte dall’estero e due dall’Italia, l’Udinese (che poi si tramuterà in Watford) e l’Atalanta. I bergamaschi, decisi ad andare in fondo, vengono però anticipati dal Lille, che aveva già posto basi per l’operazione tra aprile e maggio, favorito dallo stop della stagione 2019-20 di Ligue 1 (che mai riprenderà) a causa del covid.
E così il talento olandese vola in Francia e lì si consacra. Adesso è pronto al passo da gigante (d’altronde è alto un metro e novantatré…) in un top club di primo livello. La Premier lo segue con attenzione (tra l’altro, è uno dei sogni del Newcastle degli sceicchi), e il Milan è al lavoro. Ma intanto, la testa è rivolta al Lille e alla Champions. Obiettivo: fare bene per una chiamata importante.
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