Un metro e settantuno (così dicono…) di tecnica e genialità. Piccoletto terribile, Brahim Diaz, spagnolo di Malaga con un cartellino tutto di proprietà del Real Madrid. Di recente il classe ’99 ha inciso e deciso, dimostrando a tutti cosa può dare a questo Milan. Solo fino alla fine della stagione?
Milan e Real Madrid hanno chiuso l’affare Brahim Diaz in prestito secco, grazie al lavoro senza sosta di Maldini e Massara che hanno iniziato a corteggiare il trequartista addirittura un anno prima, nell’estate 2019, quando però il giovanotto ha ringraziato ma detto «no grazie, provo a giocarmi le mie carte a Madrid», collezionando alla fine appena 10 presenze e 1 gol.
No problem, la dirigenza si è rifatta sotto un anno dopo centrando l’obiettivo. Battuta la concorrenza dell’Arsenal che ci ha provato in tutti i modi, perché il manager dei Gunners Arteta lo conosceva dai tempi del City (dove faceva il secondo di Guardiola) e ha tentato di convincerlo fino alla fine. Nada.
Il Milan ha chiuso in prestito secco con un accordo sia con i Blancos sia con il giocatore di sedersi e riparlarne prima che finisca il campionato. Il bilancio, al momento, è positivo: 19 presenze, 2 gol e 3 assist. Ma il bello deve ancora venire.
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