Il brindisi e i sorrisi: i retroscena della cena tra Cairo e gli agenti di Bremer

Il brindisi e i sorrisi: i retroscena della cena tra Cairo e gli agenti di Bremer

Milano, metà luglio. Nove di sera. Sullo sfondo il Castello Sforzesco, e sul piatto un affare importante. Attorno al tavolo ci sono Frank Trimboli e Paolo Busardò, gli agenti di Gleison Bremer, assieme al presidente del Torino, Urbano Cairo, e al direttore sportivo granata, Davide Vagnati. L’argomento? Chi tra Inter e Juventus la spunterà per il difensore brasiliano.  


 L’offerta dell’Inter

Il Torino, poco prima, ha incontrato la dirigenza dell’Inter. I nerazzurri hanno messo sul piatto 30 milioni di euro cash più bonus, a cui si aggiunge anche il cartellino del giovane Cesare Casadei, che piace molto ai granata.

 


 L’inserimento della Juve

Dall’altra parte però c’è la Juventus che spinge forte, e ha messo la freccia per il brasiliano. Uno scatto che può essere decisivo. Al tavolo, Cairo e gli agenti di Bremer parlano fitto: l’offerta bianconera è arrivata, sarà sui 40 milioni di parte fissa più 7 di bonus. E al giocatore un ingaggio più alto di quello offerto dai nerazzurri. Cairo ha detto sì.

Se ne parla, se ne discute. Il tono della cena è sempre cordiale. Portate, caffé, conto. A mezzanotte e mezza le parti si alzano da tavola, solo dopo aver brindato a Bremer e al suo futuro. Strette di mano, pacche sulle spalle e sorrisi. Dal giardino del locale si spostano all’interno. Cairo è al telefono, parla fitto fitto e ogni tanto abbozza sorrisi o cenni d’intesa agli agenti. Cinque minuti, poi escono. “Stiamo trattando con entrambi i club”, ammette Vagnati.