Categories: Retroscena

“Che fine ha fatto Cellino?”: il telefono spento e le trattative per Torregrossa e Sabelli

Questa volta il telefono squilla. Eccome. Ha sei milioni di motivi per squillare. Con bonus, quelli che fanno la differenza. Se Cellino è un vecchio lupo del calciomercato, si può dire che il vizio davvero non l’ha mai perso. Proviamo a riavvolgere il nastro a questo autunno. Nella sessione estiva più assurda di sempre, al 4 di ottobre tutti si chiedevano: “Ma che fine ha fatto il presidente del Brescia? Non risponde al telefono”. Anzi, a dirla tutta: il telefono era muto e scattava la segreteria. L’aveva spento.

 


 

Ma è davvero possibile? Non rendersi disponibili a meno di 24 ore dalla chiusura? Se sei Cellino, e di trattative ne hai fatte davvero tante, sì. Quelli che si chiamano “addetti ai lavori”, abituati a scaramanzie e stravaganze varie, hanno subito sorriso. Torino, Cagliari e Parma, che pure Cellino conoscono bene, un po’ meno. Perché Torregrossa (per i granata), e Sabelli (per le altre due) erano giocatori che avevano ricevuto proposte importanti, ma che il presidente del Brescia aveva deciso di non vendere. Telefono staccato per un giorno e lasciato in sede; con sé solo il numero privato e un contatto, quello della moglie, per i collaboratori più stretti. Non si sa mai: poteva succedere qualcosa di davvero impensabile. Altrimenti, avanti così.

 


 

Adesso la linea è bollente. I sei milioni sono per Torregrossa: li pagherà la Sampdoria tra prestito e obbligo di riscatto, aggiungendone uno di bonus che il Torino all’epoca non aveva previsto. Una separazione a cui Cellino ha provato ad apporsi fino a queste ore, quando si è dovuto arrendere di fronte all’evidenza e all’insistenza di Ferrero che ha continuato a trattarlo anche di notte.

 


 

Perché chi conosce Cellino sa anche questo: con lui si parla soprattutto in notturna, sia per le operazioni in entrata, sia per quelle in uscita. A letto tardissimo, con la sveglia che suona quasi all’ora di pranzo. A volte anche più tardi. Evidentemente anche il numero uno dei blucerchiati, che in quanto a eccentricità non è secondo a nessuno, ha una bella resistenza. E non è un caso che si sia chiuso tutto quando il mondo si risvegliava, mentre loro stavano per andare a dormire.

 


 

Fatto Torregrossa, ora resta Sabelli. L’esterno è diviso tra Spezia e Empoli: A e B, il suo futuro è da conoscere, la trattativa entra nel vivo e l’esito tutto da scoprire. Ci vorrà molto caffè. E forse il giusto numero di telefono.

Valentino Della Casa

Recent Posts

La folle notte in cui l’Inter soffiò Kondogbia al Milan

Una storia incredibile che ci racconta di un derby tra Inter e Milan per comprare…

3 giorni ago

Verso Inter-Milan: il derby si è giocato già sul mercato

Manca poco al derby di Milano. Di seguito uno dei tanti duelli di mercato tra…

3 giorni ago

Lecce, Corvino: “Non solo la Juve su Tiago Gabriel”

La pausa Nazionali si trasforma automaticamente in calciomercato: il diretto tecnico del Lecce Corvino, alimenta…

4 giorni ago

Strand Larsen-Milan: dal non riscatto al gol a San Siro

Dal non riscatto del Milan al gol a San Siro contro l'Italia: l'ascesa di Jorgen…

5 giorni ago

Paratici-Milan, il ds: “Non so cosa non abbia funzionato, e non mi interessa”

Dal caso plusvalenze al Tottenham, dai mesi di stop alla trattativa con il Milan: il…

6 giorni ago

Sassuolo, Berardi: “C’era l’accordo con un top club. Sogno la Champions”

Ormai alla tredicesima stagione con la maglia del Sassuolo, Mimmo Berardi è partito subito con…

1 settimana ago