Barba lunga, fascia di capitano sul braccio: Gonzalo Higuain in America sta vivendo una nuova, bella esperienza. L’addio all’Italia sembrava scontato dopo le ultime annate e dove nemmeno il ricongiungimento con Sarri aveva permesso di lasciare di nuovo il segno.
Gonzalo, alla Juve, era rimasto solo perché sulla panchina era arrivato l’uomo che più di tutti l’aveva capito: a Napoli, nel 2015/2016, aveva segnato giusto 36 gol in 35 partite di Serie A (ed era costato 94 milioni di euro di clausola per portarlo a Torino). Poi ci aveva riprovato al Chelsea, sempre con Maurizio: meno fortuna ma un’Europa League. Quindi, di nuovo i bianconeri.
L’ultimo anno, quello del suo addio all’Italia, era partito bene e finito male: solo 8 gol, la voglia di non tornare a giocare dopo il lockdown e l’intenzione di guardarsi altrove. Ci avevano provato in tanti (all’estero), ci era riuscito Beckham, il cui club, l’Inter Miami, aveva deciso di investire ben 8 milioni di euro a stagione per farlo diventare un suo giocatore.
Record: con quella cifra, El Pipita è diventato il più pagato della MLS e il suo addio ha permesso alla Juve di attuare (o cominciare a farlo, per lo meno) la riduzione dei costi che si protrarrà anche quest’anno. A Miami, Higuain sta vivendo un nuovo capitolo. Probabilmente l’ultimo da giocatore e si sta avviando alla fine.
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