Categories: Retroscena

(Ri)sognando San Siro: Meité, quel gol all’esordio e la trattativa con il Milan

Non è la prima volta che una partita possa decidere un risultato… di calciomercato. Di questi tempi, poi, l’incontro (in campo) può essere la vera e unica occasione per un incontro (in tribuna). Milan-Torino, incroci e ricorsi: Giampaolo contro il suo turbolento passato, alle prese con una rosa da sfoltire, cambiare, quando soldi in generale non ce ne sono; Belotti contro la squadra del suo cuore; Meité nello stadio che celebrò il suo arrivo in Italia. Proprio quel “San Siro” che nel 2108 fu il palcoscenico ideale per presentarsi alla Serie A: 2-0 dell’Inter, 2-2 finale. Il Toro di Mazzarri si aggrappò anche a Soualhio, che era arrivato da poche settimane dal Monaco (nell’operazione che portò Antonio Barreca al Principato: 12 milioni la valutazione di entrambi i cartellini, scambiati alla pari). Lui non tradì, segnando la sua prima rete in Italia. Pesantissima.

 


 

Sembrava l’inizio di qualcosa di bellissimo. In parte lo è. Lo è stato. A Torino, Meité ha vissuto tra alti e bassi (92 presenze dal 18, 3 gol; una fase di calo con Mazzarri e una ripresa nell’interregno Longo), fino ad arrivare alle ultime esclusioni di Giampaolo. Che ha altri piani in mente. E così il francese ora si guarda intorno. Pensando a Milano in maniera più che interessata. Due settimane fa, lui e Nkoulou (altro esubero di lusso in granata) sono stati proposti ai rossoneri. “No, grazie”, la prima risposta di Massara, intenzionato a chiudere per Simakan e Kone. Un altro francese per il centrocampo, in orbita Pioli fino allo stop di venerdì 8 gennaio. Un brutto scherzo post Befana, che non ha colto però impreparati Maldini e il suo ds. Basta un incontro (virtuale), per rimettere tutto a posto: il Milan chiama gli agenti di Meité, ascolta la richiesta del Torino (1 milione di prestito, 500mila subito e 500mila di bonus; 10 milioni di diritto di riscatto) e inizia ad accelerare.

 


 

Derby mancato (e Verona…)

Aspettando San Siro, questa sera, per avere un’idea più precisa. Poteva essere pure derby: proprio all’Inter, Meite, era stato proposto qualche giorno fa. Ma la strategia nerazzurra in quel reparto è chiara: prima l’uscita di Eriksen, poi un eventuale nuovo tentativo per De Paul (Pozzo ha già detto no a Marotta per un prestito biennale con diritto, operazione alla Sensi), infine un giocatore fisico low cost, proprio alla Meité. Alternativa per le big, prima scelta per l’Hellas Verona: da giorni Tony D’Amico spingeva per chiudere col Toro e proprio ieri mattina aveva raggiunto un’intesa con Vagnati. Fino all’irruzione del Milan, che ha ovviamente bloccato tutto e quantomeno rinviato l’apertura dello champagne gialloblu. Adesso, nel frattempo, si accendono le luci a San Siro…

Valentino Della Casa

Share
Published by
Valentino Della Casa

Recent Posts

La nazionale italiana sordi raccontata dal ct: “Siamo riusciti a creare un gruppo unito”

Mettersi a disposizione di un movimento intero: per Trocchia è una vera filosofia. Perché mentre…

9 mesi ago

Debutto e assist in Under 21: il Portogallo si gode Gustavo Sa

Debutto da sogno per il classe 2004 del Famalicao

12 mesi ago

Mole Cup, il torneo che coinvolge 8.000 studenti di Torino e che vuole diventare nazionale

Il calcio è uno sport che unisce e coinvolge davvero tutti e spesso vengono promosse…

12 mesi ago

Il difensore che si è preso la Liga Portugal, Jorge Fernandes: “Ora sogno la nazionale”

La nostra intervista a Jorge Fernandes, difensore del Vitoria SC

12 mesi ago

Hojberg sceglie l’Italia: chi sono i suoi nuovi agenti

Potrebbe esserci un destino futuro in Italia per Højbjerg? Il centrocampista del Tottenham è stato…

12 mesi ago