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Catania, è iniziato il “Lucarelli-ter”: i retroscena sul suo ritorno in rossazzurro

Ho avuto un dialogo schietto e sincero con la società che mi ha prospettato un quadro preciso delle condizioni operative del momento. Lascio Catania con amore per la città, per i tifosi e per il club, nel rispetto dei suoi sforzi”. Si era concluso così un rapporto denso, schietto ma carico di amore tra Cristiano Lucarelli e il Catania. L’allenatore livornese è ritornato per la terza volta all’ombra dell’Etna dopo due parentesi in rossazzurro nel 2017-18 e nel 2019-20. Adesso l’ex Ternana sarà ancora alla guida dei siciliani dopo un avvio di campionato al di sotto delle aspettative nel girone C di Serie C.  


Lucarelli-Catania, dall’addio con Tabbiani agli incontri con Maran e Brocchi: i retroscena

Certi amori fanno certi giri immensi e poi ritornano. Dalla grande delusione delle traverse di Lodi e Mazzarani contro il Siena ai playoff del 2018 alla trasferta di Terni finanziata dai tifosi nel luglio 2020 a difesa di una storia. Il rapporto tra Cristiano Lucarelli e il Catania è stato anche e soprattutto questo. Cavalcate vincenti, compattezza di gruppo e spirito battagliero che hanno sempre caratterizzato l’ex capitano del Livorno.  


In fondo da sempre una buona parte dei tifosi rossazzurri speravano in un possibile ritorno a Catania per completare un ciclo e un percorso. Bene, l’occasione è giunta al capolinea. Domenica 5 novembre un Catania in piena crisi perde a Potenza per 1-0 con il gol di Caturano al 35’ e per Luca Tabbiani, l’allenatore scelto in estate dalla società del Presidente Pelligra, arriva un inevitabile esonero. Quindi, sia Vincenzo Grella (Vicepresidente e AD) che Mark Bresciano (Consigliere d’amministrazione) si mettono al lavoro per cercare il nuovo allenatore.


Il primo nome in lizza è Rolando Maran che, nel 2012-13, ha condotto il Catania all’ottavo posto in Serie A e al record di punti (56) insieme al Papu Gomez, Barrientos, Spolli e tutta la banda degli argentini. Sale la nostalgia. Ma è chiaro e delineato che Grella vuole portare a Catania un profilo che conosca la categoria e allo stesso tempo che sa bene quale sia l’umore della piazza: Cristiano Lucarelli. L’ex attaccante però prima deve rescindere con la Ternana (che lo ha esonerato il lunedì 6 novembre) e solo dopo potrà trattare con la dirigenza rossazzurra.   


Inoltre, l’idea di Lucarelli è più che concreta grazie al nuovo regolamento, il quale prevede che un allenatore esonerato dalla Serie B può essere chiamato da un’altra squadra di A, B e C, stuzzica parecchio. Le parti si incontrano e la volontà di Cristiano è quella ritornare a Catania. Nel corso delle trattative a Grella e Bresciano balza anche l’idea di portare Christian Brocchi, ma la strada verso Lucarelli è segnata.  


Le parti nel weekend del 11 e 12 novembre trovano l’accordo. Pronto un triennale che legherà Lucarelli e il Catania fino al 2026. Adesso ci siamo, Cristiano è alla guida dei rossazzurri con una missione chiara: riportare i siciliani lontano dalla Serie C. Un’impresa non semplice ma che gasa il nuovo allenatore rossazzurro.

Federico Rosa

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