C’è un filo che lega il Chelsea e l’Italia. Storie di esuberi che non piacciono a Tuchel e che potrebbero trovare fortuna in Italia. Alcuni sono vecchi amori, come quelli di Lukaku e Ziyech. Entrambi in partenza da Londra e vogliosi di rilanciarsi a Milano: uno sponda nerazzurra , l’altro è invece l’ultimo nome finito sul taccuino di Massara e Maldini. Anche in passato lo avevano cercato, voluto, per poi vedere sfumare tutto in direzione Londra. Ma ci torneremo. Gli intrecci – come i nodi da sciogliere – al momento sono tanti e coinvolgono anche la Juve di Allegri. Via alle danze, tra incastri e possibili soluzioni alla ricerca della continuità.
Se si dovesse raccontare il loro rapporto con Tuchel con un titolo sarebbe “Mai stati amici”. Vale per entrambi. Lukaku, arrivato la scorsa estate dall’Inter per 115 milioni, ha spinto per tornare indietro e il suo ritorno in nerazzurro è cosa fatta. È stato un anno strano il suo, fatto di scuse, pentimenti è chiuso con una gran voglia di vestire di nuovo nerazzurro. È così sarà. Diversa è invece la situazione di Ziyech.
La parola migliore per descrivere Hakim è dribbling. Estro al potere, da sempre. I suoi primi allenatori dovevano fischiare per fargli passare il pallone. “Imprendibile, ma dovevano giocare anche gli altri”. Le cose non sono mai cambiate, Ziyech è rimasto così: dribblomane come indole. Poi però all’Ajax ha imparato ad alzare la testa e apriti cielo. Gol, assist e gli occhi di mezza Europa addosso. Compresi quelli del Milan. Nel 2019 elimina la Juve e arriva fino alla semifinale di Champions: a fine anno saranno 20 i gol e altrettanti gli assist. Lo vogliono tutti, lo prendono i blues con cui vincerà in Europa al primo anno. Ma mai davvero da protagonista, da qui la voglia di cambiare aria. Il Milan lo vorrebbe prendere per la trequarti: Hakim può fare il dieci, ma anche l’esterno all’occorrenza. Il profilo costicchia – dal momento che il Chelsea due estati fa lo aveva pagato 40 milioni – per quello Maldini vorrebbe a portarlo a Milano in prestito. Servirà anche un’intesa sull’ingaggio, che attualmente è di 5 milioni di sterline a stagione. Il Milan ci proverà, questo è certo.
Poi l’asse si potrebbe spostare anche su Torino, sponda bianconera. I blues hanno mostrato interesse per De Ligt, pezzo da novanta della difesa di Allegri che la Juve vorrebbe trattenere ma non senza garanzie per il futuro. Il prezzo è fissato dalla clausola ed è di 120 milioni, ma ci sarebbe margine per scendere anche inserendo una contropartita nell’affare. Un’opzione potrebbe essere Werner, che quest’anno ha giocato poco e apprezzerebbe il trasferimento in Italia.
Il caso di Timo è uno di quelli strani. Al Chelsea il tedesco non è contento, vorrebbe più spazio e una centralità che al momento non sente.”I dolori del giovane Werner”, si potrebbe dire parafrasando Goethe. Eppure il centravanti è uno che al Lipsia segnava sempre e in tutti i modi. Spostava le montagne, poi si è rotto qualcosa, in Inghilterra non ha ingranato e cambiare aria potrebbe essere la soluzione migliore per tutti. La Juve è alla finestra e lo accoglierebbe con il sorriso, anche se c’è da sciogliere il nodo De Ligt. Non sarà facile. Si prevedono quindi giorni di riflessione sull’asse Chelsea-Serie A, tra opzioni, idee e possibilità di riscatto.
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