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Sarri cala il jolly: ecco Raul Moro, sulle orme di Keita

Stregato da un filmato. “Non male questo ragazzo”. Diciottenne di estro, qualità e coraggio. Raul Moro ha convinto Tare in questo modo, con un paio di video riprodotti sul pc a distanza di chilometri. Il d.s. della Lazio intuì l’affare e vinse la concorrenza: 6 milioni al Barcellona e dritto a Formello, dove negli ultimi due anni ha giocato con la Primavera. 

Inzaghi gli ha regalato un paio di spezzoni in Serie A, il primo contro la Juve dell’idolo Ronaldo e il secondo a Sassuolo la stagione scorsa, ultima di campionato. Ora, con Sarri, lo spagnolo avrà più spazio. A ‘Mau’ piace molto, ne apprezza le doti, l’ha fatto giocare titolare in quasi tutte le amichevoli estive (un gol). Moro ha convinto il Maestro. Per lui una mezz’ora anche contro l’Empoli, alla prima stagionale. Rispedite al mittente tutte le offerte di prestito, e ne sono arrivate. “Resta, ci serve”. Questo l’sms da casa Lazio. 

Come Keita

 


Esterno sinistro da 4-3-3, licenza di incidere e inventare. Dietro di lui, oltre al nuovo arrivato Pedro, chioccia perfetta per crescere, c’è il “Mini Messi” Luka Romero, sedicenne di cui si parla bene. “Mai visto uno così della sua età”. Parola di Sarri, che intanto darà una chance a Raul Moro. Spagnolo, 2002, stesso ruolo di Keita e stesso passato. Anche la ‘Maravilla’ arrivò dalla Masia (affare da 300mila euro). Ala sinistra, destro di piede, il suo marchio di fabbrica è saltare l’uomo. E il suo profilo Instagram conserva le prove: due anni fa, contro l’Espanyol, ha saltato tre giocatori partendo da centrocampo e poi ha segnato. 

Cuore d’oro

La stagione scorsa ha siglato 18 gol in 30 partite, ma non è riuscito a salvare i biancocelesti dalla seconda retrocessione in pochi anni. Vive a Formello, ma la famiglia l’ha seguito in blocco nella Capitale. Il primo tifoso è papà Raul: ai tempi del Barça si era accordato con la ditta di lavoro per avere il giorno libero ogni volta in cui giocava il figlio.

Catalano di Abrera, 8mila abitanti vicino Barcellona, ha giocato anche per Gimnastic Manresa ed Espanyol. Poi i blaugrana e la Lazio, dove ha legato con gli spagnoli di Formello (Patric, Luis Alberto, Reina, Jony). Ora è pronto a conquistare il suo posto nel mondo. 

di Francesco Pietrella

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