Non è più un ragazzino, Alex Collado. Non è un diciottenne alla Pedri, per capirci. O, ancora meglio, un diciassettenne alla Gavi. Ma ha talento da vendere, e ora sta anche acquisendo maturità: classe ’99, di anni ora ne ha 22 e sembra pronto al salto in prima squadra, tra i blaugrana di Depay e Aguero.
Senza Griezmann e Messi, la permanenza, per provare a giocarsela, è stata la strada più naturale per lui, esterno offensivo, ma anche trequartista. Peccato che Koeman non lo veda proprio. Quindi, si allena con la prima squadra, ma non gioca mai. Qualcosa che, di certo, non fa bene alla crescita di un prospetto così luminoso.
L’Italia l’ha seguito spesso, a più riprese. Ad esempio, nel mercato di settembre 2020 ci aveva pensato la Sampdoria, inserendolo in una shortlist di giovani trequartisti per il futuro assieme a Marin della Dinamo Zagabria, poi andato al Monza. L’operazione, dopo un incontro con gli agenti, sembrava impostata sulla base di un prestito con riscatto e contro-opzione. Ma non si è chiusa.
Nell’ultimo calciomercato, invece, Collado è tornato protagonista per altre trattative. Questa volta, saltate proprio alle battute finali. La prima a inizio agosto, con il Club Brugge: sembrava tutto fatto sulla base di un prestito secco. Ma, al momento delle pratiche burocratiche, i belgi hanno cambiato idea, chiedendo l’inserimento di un riscatto. Ipotesi presto scartata dal Barcellona, che vuole mantenere il controllo del giocatore. Risultato? Nulla di fatto.
Discorso diverso, invece, per il secondo ‘vado-non vado’ dell’estate di Collado. Ultime tre ore del mercato inglese chiama lo Sheffield, alla ricerca di un giocatore dotato di estro e tecnica. Alex, avvertito dal suo procuratore, dà il suo consenso a partire. La formula? Il prestito secco, chiaramente. Ma qui, a cambiare le carte in tavola, non è un ipotetico riscatto, quanto il tempo. Che passa in fretta e non permette di completare la trattativa.
Gong, fine dei giochi. Per ora.
Si chiudono due porte, si apre un portone: per il classe ’99 gli interessi non faticano ad arrivare e, certamente, sarà protagonista anche a gennaio, quando si siederà al tavolo delle decisioni con il suo entourage e capirà cosa fare del suo futuro. Tenendo presente che la proposta dello Sheffield è ancora valida e che, soprattutto, potrebbero nascere nuove, interessanti, piste.
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