Conte e il Lecce, un ostacolo per lo scudetto

Conte e il Lecce, un ostacolo per lo scudetto

Antonio Conte, allenatore Napoli (imago)

Antonio Conte ha iniziato la sua carriera nel Lecce, ma nel tempo le due strade si sono divise per via del suo passaggio al Bari

Sono quattro le partite che dividono il Napoli dallo scudetto. Un mese in cui gli azzurri dovranno capitalizzare quanto costruito fino ad oggi. In mezzo a tutto questo, però, per Antonio Conte dovrà anche superare un ostacolo emotivo oltre che calcistico quando affronterà il Lecce.

Un rapporto, quello con il club giallorosso e con l’intera città, che prende vita quando è solo un ragazzino. Tra l’oratorio della chiesa di Sant’Antonio a Fulgenzio e la prima maglia del Lecce indossata all’età di 13 anni, Conte muove i primi passi nel mondo del calcio.

Non sa ancora che quello sarà il lavoro che lo renderà famoso, e che con quella squadra riuscirà a mettere a segno anche il suo primo gol in Serie A, l’unico con la maglia del Lecce. Dove? Proprio al “San Paolo” contro il Napoli.

In sette anni tra Serie A e Serie B raccoglie 99 presenze e soprattutto si guadagnare la chiamata della Juventus, che lo acquistò per 7 miliardi di lire dopo che Giovanni Trapattoni si innamorò di lui.

Conte e il Lecce, un ostacolo per lo scudetto
Antonio Conte, allenatore Napoli (imago)

Il passaggio di Conte al Bari

Il rapporto col Lecce però non si esaurisce qui, ma si modifica prendendo dorme diverse e anche inaspettate. Conte inizia ad allenare nel 2005 prima come vice di De Canio al Siena e poi come primo allenatore all’Arezzo. Ma la prima vera grande esperienza in panchina è proprio quella nei due anni a Bari.

Una scelta che i tifosi del Lecce non digeriranno mai. Da una parte per la forte rivalità che intercorre fra le due città e tifoserie. Dall’altra per i risultati che Conte riesce a raggiungere sulla panchina biancorossa, con la promozione in Serie A e un derby vinto al “Via del Mare“.

Il bilancio dei match contro i giallorossi va a suo favore con 4 vittorie, 2 pareggi e 2 sole sconfitte, con un precedente che però non lascia tranquillo l’allenatore del Napoli.

Quello del 2012 quando, col gol di Bertolacci, il Lecce frenò momentaneamente la fuga della Juventus di Conte riaccendendo le flebili speranze del Milan all’inseguimento. Quella volta andò tutto per il verso giusto. La Juventus conquistò lo scudetto e quel pareggio non lasciò strascichi. Stavolta contro un Lecce in cerca di punti della salvezza superare il passato potrebbe essere più difficile del previsto.