130 km separano Parma e Milano, quelli percorsi lo scorso gennaio da Roberto D’Aversa per convincere Andrea Conti a sposare la causa del club emiliano. Un cerchio che si è chiuso dopo sei anni, quando nel 2014 le strade di D’Aversa e Conti si incrociarono per la prima volta a Lanciano.
L’allenatore all’esordio in panchina, il terzino alla prima stagione in Serie B. Un’esperienza che lasciò il segno ed è stata importante nelle dinamiche dell’ultima sessione di mercato.
È gennaio 2021, Conti è sceso nelle gerarchie di Pioli e il suo futuro è lontano dal Milan. Due squadre lo mettono nel mirino: Fiorentina e Parma. Gli emiliano giocano la carta del proprio allenatore che raggiunge Conti nella sua casa a Milano per convincerlo.
D’Aversa strappa il sì del giocatore, il Parma trova l’accordo con il Milan: prestito con diritto di riscatto che diventa obbligo a determinate condizioni.
La condizione è la salvezza del Parma, attualmente a 4 punti dal quartultimo posto del Torino (che ha una partita in meno). Conti che in Emilia ha ritrovato continuità, saltando solo due partite per un problema muscolare. E oggi al Tardini arriva il Milan: di fronte il passato e il presente di Conti, mentre il futuro è tutto da scrivere tra la possibile permanenza a Parma e il ritorno in rossonero.
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