Retroscena

Da Borriello a Piatek: i “giochi preziosi” tra Milan e Genoa

Milan e Genoa hanno sviluppato rapporti di confidenza e numerose trattative negli anni in cui erano gestiti da Galliani e Preziosi

In dodici anni hanno mosso circa 100 milioni di euro e concluso 34 operazioni nei propri trasferimenti reciproci. Milan e Genoa hanno caratterizzato col loro rapporto di amicizia un’epoca del calciomercato italiano, in cui l’asse Galliani-Preziosi restava ogni anno tra i più caldi.

Il Genoa inizia a intavolare trattative e rapporti stretti col Milan nel 2007, quando si riaffaccia alla Serie A dopo anni di purgatorio in Serie B. Preziosi trova nel Milan un ottimo compagno di affari, e Galliani vede nella sua controparte rossoblù qualcuno a cui appoggiarsi sia per operazioni complesse che per far crescere giovani che in rossonero avrebbero avuto meno spazio.

Come Borriello, che di mode ne ha lanciate tante attraverso il suo stile fuori dal campo e che, d’altra parte, fu anche il protagonista della prima operazione fra i due club. Nell’estate del 2007 passa infatti al Genoa attraverso la formula della comproprietà, che permetteva ai due club di dividere secondo percentuali pattuite la proprietà stessa del cartellino fra le due società.

L’operazione avrà un successo straordinario. Borriello sboccia e si prende il Genoa, segna 19 gol e arriva ad un soffio dal titolo di miglior marcatore, che verrà conquistato da Del Piero. Galliani si sfregherà le mani e lo riporterà in rossonero l’anno successivo per renderlo poi il terminale offensivo nel “4-2-fantasia” di Leonardo. Il Genoa, dal canto suo, si rifarà acquistando Diego Milito.

Kevin-Prince Boateng (foto TransferRoom)

Le operazioni fra Genoa e Milan

Ne nascerà una vera e propria consuetudine. Il Milan costruisce parte dello scudetto conquistato l’anno seguente anche grazie all’appoggio del Genoa. Arrivano Amelia, Sokratis ma soprattutto Kevin Prince Boateng, acquistato dai rossoblù e girato immediatamente alla corte di Max Allegri dopo un mondiale sensazionale in cui raggiunse i quarti di finale col Ghana. “In cambio” il Milan cederà Kaladze, Strasser, Beretta e Zigoni nella stessa sessione di mercato.

Iconica è anche l’operazione che ha riguardato Stephan El Shaarawy, di proprietà del Genoa ma ceduto al Milan dopo una stagione spettacolare in Serie B col Padova.

Il volume delle operazioni aumenterà di stagione in stagione. Trasferimenti che coinvolgono Paloschi, Merkel, Acerbi, Constant, Birsa, Antonelli, Kucka, Suso e tanti altri. Nel momento del bisogno una ha rappresentato un appoggio importante nei confronti dell’altra.

Come nell’ultima grande operazione tra i due club, quella che portò Piatek in rossonero dopo sei mesi sorprendenti nel Genoa. Passa al Milan nella sessione invernale di mercato del 2019 per 35 milioni più bonus, quando ormai Galliani non teneva più in mano il timone dei rossoneri da anni. Il polacco però deluderà, forse anche un sintomo del fatto che i “giochi preziosi” tra i due club erano davvero finiti.

Alessandro Lorenzi

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