Matteo Tognozzi (photo credit: Granada CF)
Era nel team di lavoro che prese Huijsen, Yildiz e Soulé: oggi Tognozzi potrebbe tornare alla Juventus.
Matteo Tognozzi è un dirigente che di talento se ne intende. Ha iniziato a cercarlo a ventidue anni tra i campi di Serie D e C2 e non ha più smesso. Zenit, Bayer Leverkusen, Juventus, Granada. E forse, presto, sarà di nuovo Juve.
Sì, perché Tognozzi potrebbe ritagliarsi un ruolo di rilievo nella nuova struttura che il club bianconero sta costruendo. Quella che dovrebbe vedere i poteri di Giorgio Chiellini ampliarsi. E che con buone probabilità aspetta di accogliere Damien Comolli come nuovo direttore generale.
Comolli, attualmente presidente del Tolosa, è conosciuto per il suo lavoro sui giovani – anche con l’utilizzo di dati. Il Tolosa è infatti – come il Milan – di proprietà di RedBird, che vuole fare di algoritmi e scouting due dei suoi fiori all’occhiello.
E qui rientra il nome di Tognozzi. Classe ’87, uno dei responsabili della costruzione del progetto Next Gen fino al 2023. Ora potrebbe tornare alla Juve con nuove vesti e, probabilmente, più poteri.
La struttura della nuova Juve è ancora tutta da capire. Ma Chiellini, Comolli e Tognozzi potrebbero essere i tre nomi da cui ripartire. Oltre a loro, restano ancora incertezze su come sarà composta l’area sportiva. Ed è possibile che arrivi un nuovo ds al posto di Giuntoli – in pole c’è Massara – a cui Tognozzi nel caso si affiancherebbe.
Il direttore classe ’87 alla Juventus ritroverebbe un ambiente che conosce benissimo. Lo ha vissuto come osservatore e poi come dirigente dal 2017 al 2023. Nel mezzo ci sono il progetto Next Gen – un successo – e tanti grandi colpi ai quali ha contribuito. Da Soulé – “visto per la prima volta quando aveva undici anni” – al neo madridista Huijsen – “che da ragazzino al Malaga aveva già maturità e sicurezza disarmanti”. A cui si aggiungono pure Dragusin, Yildiz, Mbangula e non solo.
Era stato lo stesso Tognozzi, in un’intervista dell’estate 2024 a GianlucaDiMarzio.com, a raccontare i retroscena dei suoi acquisti bianconeri e del suo metodo: “Parlo sei lingue e questo mi aiuta a entrare in empatia con i calciatori”. Non un caso, quindi, che ci sia il suo zampino in molte operazioni di successo. La Juve lo sa. E anche se la sua ultima esperienza, da direttore sportivo del Granada, non è andata come sperato, il club bianconero sembra pronto a riaccoglierlo e a dargli fiducia per costruire la Signora del futuro.
Dopo una telenovela durata settimane, Patrick Dorgu passa al Manchester United sul gong del mercato…
Tutto pronto per il match del "Marassi" che questa sera metterà di fronte in occasione…
Verso Juventus-Roma: il retroscena estivo su Gian Piero Gasperini: dal flirt con la Juve alla…
La Juventus continua a monitorare da vicino i giocatori ceduti temporaneamente in giro per l’Europa,…
Da Valentin Carboni a Pavard, passando per Akinsanmiro e Asllani: chi farà ritorno in nerazzurro?…
Lorenzo Lucca torna a Udine con la maglia del Napoli, dove sta cercando di ritagliarsi…