Retroscena

Da meteora a stella: la rinascita di Hamed Traore

Era sparito dai radar e ora è il leader dell’Auxerre, il ritorno di Hamed Traore ad alti livelli è una storia bellissima

Negli ultimi tre anni aveva fatto un solo gol ma in questa stagione ne ha già fatti dieci. La maturazione di Hamed Traore sembra finalmente avvenuta dopo un lungo percorso pieno di insidie e ostacoli. Il trasferimento all’Auxerre infatti ha reso l’ex Sassuolo un giocatore totalmente diverso rispetto a quello conosciuto in Italia e ora in Francia stravedono per lui.

“Ho la fiducia di tutti qui, ne avevo bisogno” ha dichiarato l’ivoriano in un’intervista per l’Equipe che lo ha definito “un vero numero dieci”. Quello che è effettivamente diventato. Perché il suo mutamento non è soltanto in gol e numeri, ma soprattutto nel suo posizionamento in campo.

Quel centrocampista tecnico e dinamico che si era fatto conoscere in Italia si è infatti trasformato in un attaccante, in grado di segnare con continuità ed efficienza. Nessuno ha fatto meglio di lui nella squadra di Christophe Pellissier, che per primo ha creduto nelle sue potenzialità offensive, schierandolo come esterno nel suo 433, e che ha trovato in Traore il miglior marcatore della sua squadra.

Eppure dopo il passaggio dal Sassuolo al Bornemouth la sua carriera sembrava aver preso una percorso meno luminoso rispetto a quello immaginato inizialmente.

Walter Mazzarri, (imago)

Il ritorno dopo gli anni più bui

In Inghilterra disputerà soltanto tredici partite, mettendo a segno un solo gol. Un’esperienza condizionata anche da numerosi infortuni che ne hanno frenato il rendimento.

Come non sarà fortunata neanche la sua avventura nel Napoli di Mazzarri, che nella stagione post scudetto lo prelevò in prestito con diritto di riscatto dalla squadra inglese per provare a sistemare un centrocampo che non funzionava più come l’anno precedente. Oltre alla crisi degli azzurri però anche la malaria si metterà contro di lui, contratta durante in Costa d’Avorio dopo una gara di qualificazione contro le Seychelles in cui siglò la sua prima doppietta in nazionale.

Un periodo fortemente avverso che però, lo porterà alla scelta di ricominciare da capo, dall’Auxerre, appena promosso in Ligue 1. Nelle prime nove gare Traore vola, fa cinque gol e prende in mano la squadra e conducendola rapidamente lontana dalla zona retrocessione.

Ora che è arrivato in doppia cifra per la prima volta in tutta la sua carriera le difficoltà del recente passato sembrano ormai dimenticate. Pellissier non sembra voler fare più a meno di un giocatore finalmente maturato, ma adesso che Traore è tornato a giocare ad alti livelli non sarà semplice respingere gli assalti delle big che potrebbero mettere gli occhi su di lui nella prossima sessione di mercato.

Alessandro Lorenzi

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