Dalla panchina al Genoa a leader nel Le Havre, chi è Abdoulaye Toure

Abdoulaye Toure, centrocampista Le Havre (imago)
Adora Claudio Ranieri e Sergio Conceicao ed è anche passato nel Genoa, Abdoulaye Toure ha in mano il Le Havre
Alzi la mano chi ricorda il nome di Abdoulaye Toure. Pochi probabilmente. La sua esperienza in Italia, al Genoa, è passata quasi inosservata, poche presenze e poca attenzione su di lui. Ma ora è un giocatore fondamentale nel Le Havre che sta cercando la salvezza in Ligue 1 e la domanda che sorge spontanea è: come abbiamo fatto a non accorgerci di lui?
Toure non è più soltanto un giovane ragazzo di talento. A 33 anni però sta trovando la miglior stagione della sua carriera. Con 7 reti è infatti il miglior marcatore nella squadra di Didier Gigard, alla sua prima esperienza da allenatore. Il guineano è un centrocampista fisico e atletico, roccioso e di sostanza, di quelli che trovano nel traffico il contesto in cui rendere al meglio e, probabilmente, aveva bisogno di fiducia e tempo per esplodere.
Il Genoa acquista Toure nel 2022 dal Nantes in mezzo al silenzio dei media. Coi francesi disputa 162 partite e approda in Italia con la speranza di ripetersi. La sua esperienza però sarà poco fortunata come quell’annata dei rossoblú, che retrocedettero in Serie B. In due stagioni con il Genoa, accumula solo 13 presenze, senza mai riuscire a segnare. Un impatto che sicuramente non ha contribuito a imprimere il suo ricordo in maniera indelebile.
Lascerà l’Italia prima per il Karamguruk, dove scende in campo solo 10 volte, e poi per il Le Havre nella scorsa stagione. In Francia tornerà a giocare con continuità come aveva fatto ai tempi del Nantes dove, come ammesso dallo stesso Toure in un’intervista a Diretta.it, trovò in Claudio Ranieri e Sergio Conceicao gli allenatori che più hanno creduto in lui: “Ranieri è quello che ha avuto più fiducia in me. Parla poco, ma quando lo fa è giusto e chiaro. Da questo punto di vista, credo che sia davvero il migliore. Anche Sergio Conceiçao. Credo che il suo arrivo abbia stravolto il Nantes in senso positivo. E credo che oggi, se il club è a quel livello e se il club è stabile a livello professionale, sia anche merito suo. A volte era un po’ duro, ma non andava mai a discapito del gruppo.”

Toure ora è fondamentale nel Le Havre
Quella attuale è sicuramente la miglior annata della carriera per Toure. Nel Le Havre è un elemento indispensabile e anche a livello realizzativo sta raggiungendo prestazioni che sembravano impensabili.
l suoi 7 gol segnati finora infatti lo rendono il miglior marcatore di tutta la rosa. Un dato che assume un rilievo ancora maggiore se si considerano le difficoltà nel trovare la porta per una squadra che è riuscita a mettere a segno solo 29 gol.
La maggior parte di questi, tra l’altro, è arrivata da calcio di rigore. Una specialità che Toure sta dimostrando di saper maneggiare con freddezza e lucidità.
Il Le Havre, attualmente terzultimo in classifica, si trova a soli due punti dalla zona salvezza. La lotta per evitare la retrocessione è ancora aperta e i suoi gol stanno avendo un ruolo fondamentale nel tenere a galla la squadra. Nella sua prima stagione italiana col Genoa Toure non riuscì ad aiutare i rossoblù nell’evitare di scivolare in Serie B, ora però toccherà a lui fare in modo che la stessa cosa succeda anche nella squadra di cui ora è il leader.