Charles De Ketelaere ha sempre avuto un certo feeling con il nero e il blu. È nato al Club Brugge, beniamino di una città intera, da promessa del vivaio a stella della prima squadra. E per ritrovarsi, dopo che con il rossonero del Milan non è sbocciata la passione, ha scelto l’Atalanta. Nuova avventura, vecchi colori. Un trasferimento che tutti hanno voluto, in primis la dirigenza nerazzurra, che per anni l’ha studiato e ha sfruttato la prima occasione utile per prenderlo.
La concorrenza è stata la prima difficoltà da superare. Dopo che il Milan ha aperto all’ipotesi di prestito, su CDK hanno preso informazioni tanti club: PSV, Fulham, Wolfsburg, Real Sociedad e l’elenco potrebbe continuare. Ma l’Atalanta è fin da subito stata la prima scelta del trequartista belga, convinto dal progetto e dalla possibilità di rinascere rimanendo in Serie A.
Allora è iniziata la trattativa per trovare una quadra economica. Non semplice. Tra club l’accordo è stato raggiunto ai primi di agosto: prestito oneroso sui 3 milioni, diritto di riscatto a 23, con altri 4 milioni di bonus e il dieci percento sulla futura rivendita. Ma lato giocatore i tempi si sono allungati. Il motivo? L’entourage di De Ketelaere ha incontrato la dirigenza nerazzurra l’8 agosto negli uffici di Zingonia. L’Atalanta ha spinto per chiudere subito, ma non è stato trovato l’accordo su ingaggio e commissioni.
Ci è voluto qualche giorno in più. CDK ha concordato un contratto di quattro anni, in caso di riscatto – dal 2024 al 2028. E gli agenti, dopo una settimana esatta di negoziati, hanno dato l’ok. Così, la mattina del 16 agosto, il giocatore si è presentato alla Casa di Cura La Madonnina per le visite mediche. Stessa clinica da cui era iniziata la sua avventura al Milan, un anno prima. Ma le cose sono cambiate: in rossonero, quaranta presenze e mai una rete. A Bergamo, in gol alla prima partita in Serie A, contro il Sassuolo. Poi alla prima in Europa, contro il Rakow. E ora, a metà stagione, è a quota 6 reti e 5 assist in 21 presenze. Dopo una stagione difficile al Milan, De Ketelaere ha ritrovato il sorriso.
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