Quattro anni fa l’esordio in A, ora è quota 100: Depaoli e gli scarpini prestati da Thereau

Recuperare dall’infortunio per riprendersi il posto. Nome e cognome: Fabio Depaoli, che da quando è arrivato a Benevento non si è mai tolto da quella fascia destra sempre più sua. Non sarà facile, soprattutto visto il momento della squadra di Inzaghi, ma la fiducia è tanta, e diventare leader nel giro di poche settimane non è da tutti. Adesso è arrivato lo stop per un problema al gemello della gamba destra, dopo la sosta tornerà ad aiutare la squadra per il rush finale per la salvezza.

Ma il 12 marzo è una data importante per Fabio. Quattro anni fa arrivava il suo esordio in Serie A. Chievo-Empoli 4-0, un solo minuto in campo regalatogli da Maran per iniziare un’avventura arrivata già a quota 100. Ma di quel giorno, oltre l’emozione, Depaoli ricorderà cosa aveva ai piedi. Sì perchè c’è una storia curiosa attorno agli scarpini che usò quel pomeriggio di Verona.
Da giovane ragazzo della Primavera ancora non aveva uno sponsor personale e doveva comprarsi di tasca propria gli scarpini per giocare. “Il baffo” più famoso del mondo costa, lo sappiamo tutti, per questo il suo agente gli fece una sorpresa: scarpini Nike Verde fluorescente numero 45. Con ai lati una bandiera francese, il nome Cyril e il numero 77. Peccato che Depaoli porti il 43 e 1/3. Ma come si fa a dire di no? E infatti Fabio non lo fece e anche solo per un minuto quel giorno giocò con gli scarpini dei suoi sogni… grazie ad un regalo di Thereau.

D’altra parte, non si fanno record per caso. Lo sapevate che, a soli 23 anni, Fabio ha già giocato 100 partite in Serie A? Tra i giocatori di movimento, solo Locatelli ha fatto di più. Non uno qualunque, insomma. Inzaghi ha insistito per averlo in rosa a gennaio, non è stato semplice.

Il pressing di Inzaghi
Le prime chiamate erano arrivate a inizio gennaio: “Fabio, vuoi venire da noi?”. Lui aveva preso tempo, non per il Benevento (piazza che gli è sempre piaciuta), quanto per l’Atalanta e Gasperini, che a metà mese si trovava con poche alternative sulla fascia e non era così convinto di lasciarlo partire. Ma a fine gennaio, il pressing di Inzaghi ha fatto la differenza. Prestito con diritto di riscatto in caso di permanenza in Serie A: una doppia sfida, per un giocatore che ha pochi anni ma che è già un veterano. Mica poco.