Giurisprudenza, calcio e videogiochi. Materie e mondi i cui profili si intrecciano. Universi diversi tra loro, ma collegati e, a volte, interconnessi. E’ il caso del contenzioso nato tra il calciatore Diogo Santos e l’Electronic Arts, la società americana che produce la famosa serie di videogiochi FIFA. Il giocatore portoghese ha fatto causa alla EA per uso indebito e abusivo della sua immagine. Una violazione dei diritti sul suo nome e sulla sua immagine che si sarebbe avuta nei seguenti videogiochi: FIFA 2019 e FIFA MANAGER 2010, 2011, 2012, 2013 e 2014. Il giocatore ha chiesto un risarcimento superiore 50.000 euro.
Diogo Santos ha chiesto dunque fatto causa alla EA per un improprio utilizzo della sua immagine e del suo nome. Il tutto senza avere alcun compenso, denunciando anche il riflesso negativo che i videogiochi possono avere sulla carriera e la vita di un giocatore. Secondo quanto riporta Marca, Diogo Santos, che nell’ultima stagione ha giocato nell’FC Felgueiras, ha chiesto un risarcimento per i danni materiali di 46.000 euro e di 7.000 euro per i danni morali.
La causa fu inizialmente intentata davanti al Tribunale di Braga che, però, si dichiarò non competente. Il giocatore fece poi ricorso alla Corte Suprema. Il Supremo Tribunal de Justiça ha dichiarato la possibilità di procedere nel Tribunale di Braga. La causa avrà quindi luogo a Braga. Una simile disputa ci fu anche tra Zlatan Ibrahimovic e la EA, senza però finire in tribunale.
La legge, con i suoi equilibri e regole, il calcio e i videogiochi. Ora la giurisprudenza potrebbe scrivere e vivere una nuova pagine che aprirebbe certamente rilevanti scenari per il futuro.
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