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L’Atalanta, il Napoli e la doppia trattativa con il Sassuolo: come è arrivato Duvan Zapata in Italia

Duvan Zapata non si smentisce mai e, anche quest’anno, ha iniziato nel segno del gol. È partito da lontano. Dal Napoli, dove tutto cominciò, anche se la sua avventura nel nostro campionato poteva iniziare da un altro club, il Sassuolo.

 


 

Il nome di Zapata era stato segnalato al club neroverde che ebbe modo di visionarlo e accorgersi del potenziale dell’attaccante colombiano che, all’epoca, vestiva la maglia dell’Estudiantes in Argentina. Il Sassuolo avvia la trattativa, parte dei documenti vengono firmati, ma intanto sulle tracce di Zapata inizia a muoversi il Napoli.

Qui entra in gioco la figura di Mauricio Pellegrino, all’epoca allenatore dell’Estudiantes e, soprattutto, vice di Benitez ai tempi di Liverpool e Inter. Il Napoli cercava una punta e Pellegrino “sponsorizzò” Zapata con Benitez, tanto che la società di De Laurentiis si mosse concretamente con l’allora direttore sportivo Riccardo Bigon.

 


 

C’era, però, un problema, quel contratto che era stato già firmato con il Sassuolo. Il rischio di strascichi legali era concreto, ma intervenne il patron Giorgio Squinzi che con un atto di grande signorilità decise di mollare il giocatore, senza procedere legalmente. Ecco che allora Zapata approda al Napoli che lo paga circa sei milioni di euro più bonus, un milione in più rispetto alla cifra che era pronto a sborsare il Sassuolo. I neroverdi, però, sono stati vicini a Zapata una seconda volta.

 


 

Era il 2017 quando Napoli e Sassuolo stavano definendo la doppia operazione che coinvolgeva l’attaccante colombiano (reduce da due anni in prestito all’Udinese) e Ivan Strinic. Un testa a testa con la Sampdoria che, alla fine, riuscì ad avere la meglio, con il Napoli che incassò più del doppio dei soldi spesi per l’acquisto di Zapata.

 


 

Una cifra importante, come quella che l’Atalanta un anno più tardi sborsò per prelevarlo dai blucerchiati, in tutto 24 milioni di euro, ma ben lontano dal valore attuale di Zapata che è diventato il secondo miglior marcatore dell’Atalanta nel dopoguerra, dietro solo a Cristiano Doni che chiuse con 112 gol.

 


 

Per Gasperini è un punto fermo e lo dimostra il fatto che nelle ultime sessioni di mercato l’Atalanta abbia declinato le offerte di alcuni club inglesi, anche da 50 milioni di euro. Zapata è un patrimonio del club e, otto anni dopo il suo arrivo in Italia, ha raggiunto la maturità calcistica. 

Redazione

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