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La storia di Enes Sali: predestinato classe 2006, pupillo di Hagi e convocato dalla Romania

Voglia di bruciare le tappe e di prendersi il mondo, in punta di piedi e senza essere mai sopra le righe. Questa è la storia di Enes Sali, nato in Canada e ora futura stella del calcio rumeno. Nato il 23 febbraio del 2006, è stato il più giovane calciatore della storia della nazione segnare un gol nel massimo campionato e il c.t. Radoi l’ha convocato per le sfide contro Islanda e Liechtenstein valide per le qualificazioni al Mondiale in Qatar. Sogni ad occhi aperti di un predestinato. E se il buongiorno si vede dal mattino…  


 

L’importanza di Hagi nella sua crescita

Enes ha iniziato a giocare in Canada, poi è arrivato il Barca. “Ti vorremmo con noi”. Neanche il tempo di finire la frase che Sali era già convinto. Impossibile anche solo tentennare quando chiama la Masia. Poi dopo due anni i blaugrana devono lasciarlo andare causa dei problemi avuti nel tesseramento dei minori. E qui, in questo punto della storia, entra in gioco Georgie Hagi.  


 

Hagi da quelle parti éFutbalist de rasā”. In poche parole, una leggenda. L’ex trequartista ha preso Sali con se e lo ha portato nella sua squadra, il Farul Costanza. Sotto la sua ala è diventato grande. Un classico 10, come lo era il suo mentore. Dribbling, fantasia e talento al servizio della squadra. E dopo il primo gol in carriera una lunga corsa per abbracciare Georgie. “Grazie per aver creduto in me”, questo il significato celato dietro quella corsa e quell’abbraccio. Riconoscenza prima di tutto. Verso un uomo che di gol e classe se ne intende eccome.  


 

Sali intanto in Romania sta battendo record su record. Dal primo gol alla convocazione in nazionale maggiore, pur non avendo mai fatto una presenza in under 21. Quando Cannavaro alzava la Coppa del mondo a Berlino, lui aveva appena 5 mesi. Oggi il Mondiale lo sogna con la sua nazionale, magari da protagonista. E se Radoi gli concederà uno scampolo di match nei prossimi impegni, supererà  l’ennesimo traguardo della sua carriera. Prendiamo nota, Hagi garantisce e Enes non vuole smettere di stupire.

Lorenzo Cascini

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