Tre gol, nove punti. La salvezza dello Spezia merito anche di PosamAn Erlic

Martin A…rlic. O anche Posaman. Basta che ci sia una A. Perchè nella storica salvezza dello Spezia c’è tanto del difensore centrale croato. Su tutti i gol, non certo la specialità della casa. Oggi contro il Torino è arrivato il terzo in stagione, quello della festa, con la A maiuscola.

Erlic ci ha preso gusto. Nove punti grazie ai suoi gol, e se il primo e il terzo hanno contribuito alle vittorie contro Sassuolo e Torino, quello contro il Crotone del 10 aprile scorso aveva dato una spallata enorme alla salvezza. Nello scontro diretto, il ragazzone di Zara tra l’89’ e il 92′ aveva fornito prima l’assist a Maggiore e poi segnato il gol vittoria. Che dite bAstA?

Erlic a Spezia è arrivato nel 2018 dal Sassuolo, dove era cresciuto dopo il fallimento del Parma di Manenti che lo prelevò – grazie ad un’intuizione di Francesco Palmieri – dal Rijeka nel 2014 nemmeno sedicenne. Possibilità in Emilia? Zero. Due anni in Primavera e il prestito al Sud Tirol “per farsi le ossa” però non bastarono a convincere il Sassuolo a portarlo con i grandi. O meglio, non convinsero chi chiuse la maxi operazione con lo Spezia. In Liguria Martin Erlic – insieme a Federico Ricci e Riccardo Marchizza – in Emilia un piccolo indennizzo e il 50% della futura rivendita del difensore croato. Traduzione economica di un “grazie Martin, ma abbiamo fatto altre scelte”.

E’ l’estate del 2018 e sull’affollato treno Reggio Emilia-La Spezia ci sono due passeggeri che si conosco molto bene. Martin Erlic con la valigia in mano e il biglietto regalato dal direttore dell’area tecnica dello Spezia. Proprio quel Guido Angelozzi che nel 2015 da dt del Sassuolo lo aveva preso dal Parma fallito e portato in Emilia. Il resto è storiA recente, sempre con la maiuscola. Come la maglia dello Spezia, l’unica che gli ha dato davvero la chance di vivere il suo sogno.