Retroscena

Fazzini lascia l’Empoli: le migliori cessioni degli azzurri

Jacopo Fazzini alla Fiorentina è solo questione di ore: il centrocampista si unisce alla lunga lista delle migliori cessioni dell’Empoli.

Empoli continua a parlare la lingua del talento. Ormai, è questione di ore, per la cessione di Jacopo Fazzini alla Fiorentina: le due società sono ai dettagli finali, con l’accordo fissato intorno ai 10 milioni di euro. Nell’ultimo contatto tra i club, avvenuto venerdì 20 giugno, i segnali sono stati positivi: la strada è segnata.

La viola si è mossa con decisione, anticipando la concorrenza per assicurarsi uno dei profili più interessanti del panorama italiano. Centrocampista moderno, cresciuto nel vivaio azzurro, Fazzini è solo l’ultimo prodotto di una scuola che da anni, sforna calciatori da Serie A.

Un vero e proprio laboratorio: negli ultimi anni ha fatto crescere e poi venduto, a peso d’oro, ragazzi che oggi giocano in top club. Una filosofia chiara: lavorare suoi giovani, farli crescere, e poi, lasciarli andare.

Non solo per fare cassa, ma perché è nella natura di Empoli: una squadra che ogni volta, si vede ripartire da capo, ma con la convinzione che un giorno, arriverà un altro talento, pronto a far divertire i tifosi azzurri.

Empoli, da Baldanzi a Fazzini: le migliori cessioni

Negli ultimi anni l’Empoli ha venduto a peso d’oro i propri talenti. Tra questi troviamo Guglielmo Vicario, ceduto al Tottenham per 18,5 milioni di euro. Ismael Bennacer, approdato al Milan nell’estate del 2019. Hamed Junior Traorè, passato al Sassuolo per 16. Asllani all’Inter, Baldanzi alla Roma, e a proposito di asse Empoli-Fiorentina, Fabiano Parisi alla viola per 10 milioni. Samuele Ricci al Torino per 8,5 milioni di euro, e prima ancora, Daniele Rugani, Elseid Hysaj, Riccardo Saponara ed Eder.

Programmazione, competenza e coraggio: sono queste le tre parole chiave, che da anni, contraddistinguono il “Sistema Empoli”. Soprattutto il coraggio, quello di lanciare nella mischia i propri ragazzi, cresciuti e maturati nel vivaio azzurro. Nessun prestito in categorie inferiori, nessuna gavetta “superflua”, della serie: “vediamo cosa sai fare”.

 

 

 

Mattia De Pascalis

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