Fila tiene vive le speranze di salvezza del Venezia

L’attaccante ceco del Venezia, Daniel Fila, ha siglato il gol vittoria nella sfida salvezza contro il Monza

Prima gioia in Serie A per Daniel Fila. L’attaccante classe 2002 ha messo a segno il gol vittoria del suo Venezia contro il Monza. La sue rete è valsa tre punti pesantissimi per la squadra di Eusebio di Francesco.

Il giocatore poi è stato anche protagonista di un’espulsione per doppio cartellino giallo, rimediata nel finale di partita.

Il Venezia ora si trova a pari punti con l’Empoli e a sole due lunghezze di distanza dal Lecce. Entrambe le squadre inoltre, in questo turno di campionato, avranno due incontri, almeno sulla carta, proibitivi contro Napoli e Juventus.

Per l’attaccante si tratta di un gol molto importante date le aspettative su di lui. Fila, infatti, è stato acquistato nel mercato di gennaio come sostituto di Pohjanpalo, trasferitosi al Palermo.

Così il Venezia ha preso Fila

La trattativa del Venezia per arrivare al centravanti dello Slavia Praga non è stata semplice. Si è aperta già nei primi giorni di gennaio e si è chiusa solo a poche ore dalla fine della finestra invernale del calciomercato.

Nel mezzo, molte valutazioni e diversi profili considerati. Ci sono state in primis le idee “italiane” – tra cui Belotti e Shomurodov – e solo dopo il club ha scelto di andare all-in su Daniel Fila.

I contatti si sono intensificati una prima volta intorno al 20 gennaio, poi una fase di stallo e infine la retta conclusiva: l’1 febbraio la scelta di puntare su Fila e nella serata del 2 l’accordo con lo Slavia a poco meno di 4 milioni di euro più bonus.

Il mattino seguente Fila è sbarcato in Italia e nell’ultimo giorno di mercato l’operazione è stata formalizzata con le firme sui contratti. Un colpo giovane e di prospettiva per il Venezia, con il difficile compito di rimpiazzare l’idolo Pohjanpalo.

A due mesi di distanza dalle sue prime giornate in Laguna, Fila ha riacceso la speranza della piazza con un gol fondamentale. E a Venezia si augurano sia il primo di molti.