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L’Europeo, l’addio al Milan e il Psg: come Donnarumma ha cambiato vita

Sogni. Speranze. Illusioni. Nell’ estate 2021 gli azzurri hanno portato a casa un trofeo che arriva nel segno del gruppo, di un allenatore che ha sempre saputo toccare le corde giuste, ma anche del suo numero 1 Gigio Donnarumma, eletto miglior giocatore del torneo. Otto mesi dopo il portiere ex Milan ha vissuto una delle notti peggiori della carriera a Madrid, raccogliendo dalla porta i tre palloni spediti in porta da Benzema. E sul primo la responsabilità è enorme. La storia di Gigio a Parigi prosegue tra alti e bassi e questa sera tornerà per la prima volta da avversario del Milan a San Siro.


 

Ma a luglio 2021 cominciò così. Spalle larghe, personalità e dimostrazione di non sentire la pressione. Nell’ultimo Europeo più che mai Donnarumma lo ha dimostrato. Il suo giugno è stato un mese difficile e rocambolesco. Servivano tanta concentrazione e lucidità, qualità non scontate per un ragazzo di 22 anni allora.
È stato il mese dell’improvviso addio dalla sua casa, ovvero dal Milan, il club dove é cresciuto e con cui ha esordito in Serie A a soli 16 anni e 8 mesi.  

Tanta testa per saper gestire nel modo giusto un momento così delicato. Il mancato accordo con il Milan e l’arrivo di Mike Maignan dal Lille. L’Europeo è stato il banco di prova più importante, in cui ancora una volta Gigio ha dimostrato di essere un grande professionista oltre che un portiere fantastico.  


Il portiere è successivamente diventato un giocatore del Psg. Un’operazione che si è chiusa sulla base di 60 milioni in 5 anni (12 milioni a stagione). Un contratto faraonico, che sicuramente non ha aiutato alla tranquillità del ragazzo in questo mese. 
Questa vittoria è frutto quindi di un grande lavoro mentale, sia del ragazzo ma anche da parte del gruppo che ha avuto la capacità di chiudersi sul suo numero 1 e proteggerlo da pressioni esterne.

Redazione

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