Hamsik, il primo scudetto a 34 anni. Sono tanti i campioni che hanno vinto “in ritardo”

“Non lo dimenticherò mai. È un momento magico”. Così Marek Hamsik, 34 anni, ha festeggiato sui social lo scudetto conquistato con il suo Trabzonspor. Un traguardo che a Napoli aveva più volte inseguito, sfiorato e che ieri raggiunto per la prima volta dopo le due Coppe Italia (2011-2012 e 2013-2014) e la Supercoppa Italiana 2014, vinte con gli azzurri prima di Mazzarri poi di Benitez.

Contro l’Antalyaspor – dove giocano Luiz Adriano e Fernando, rispettivamente ex Milan e Sampdoria – a Marek e compagni è bastato un punto per laurearsi campioni. Trentotto anni dopo l’ultima volta. Quattro in più di quanti ne sono serviti ad Hamsik per festeggiare la prima. Ma non è il solo. Sono tanti infatti i giocatori che hanno alzato “in ritardo” la loro prima coppa importante.
Gioie mondiali, tra prime volte e notti magiche
Germania 2006. La vittoria azzurra ha tanti protagonisti, tre di loro non avevano mai vinto nessun grande torneo prima di allora: Toni, Grosso e Materazzi. Il primo, classe 1997, era appena diventato capocannoniere della Serie A con la Fiorentina con 31 gol. Cinque mesi dopo vincerà la scarpa d’oro, dopo otto arriverà il primo scudetto con il Bayern Monaco. Sempre in Germania. Della stessa classe del compagno è Fabio Grosso, che però essendo nato a novembre figura campione con un anno in meno di Toni. Anche lui sarà decisivo per la vittoria finale, la prima importante della sua carriera. Fabio infatti fino ad allora aveva vinto solo un campionato di Serie B con il Palermo, con Toni centravanti, tra l’altro. Destino. L’anno dopo il mondiale, alla soglia dei trenta, vincerà lo scudetto con l’Inter di Mancini. Un altro che diventerà campione per la prima volta con la nazionale di Lippi e l’anno dopo in nerazzurro è Marco Materazzi, goleador nella finale con la Francia. Il difensore, classe 1973, poco dopo il trionfo di Berlino spegnerà 33 candeline. A proposito di Mondiali, dodici anni dopo in Russia, vincerà Hugo Lloris. Il portiere del Tottenham, dopo aver vinto una coppa nazionale con Lione nel 2010-2011 e una Supercoppa di Francia (2012), il capitano alzerà a 31 anni il primo grande trofeo della carriera

Trionfi europei, per tanti all’ultima chance della carriera
Campioni d’Europa, anche qui si parla di trionfi azzurri. Nella nazionale di Mancini, vittoriosa agli Europei nell’estate 2020, figurano tanti attori principali che hanno alzato il loro primo grande trofeo dopo i 30. Florenzi, Insigne, Acerbi e Immobile. Trenta i primi due, trentuno il secondo e trentatré Ciro. Per molti era l’ultima occasione. Florenzi pochi mesi aveva vinto Coppa di Francia e Supercoppa con il Psg, a Luglio è arrivato il primo grande successo della carriera. Poi Insigne. Anche lui come Hamsik ha tante volte inseguito lo scudetto con il Napoli e dopo le due Coppa Italia e la Supercoppa ha vinto anche lui a trent’anni per la prima volta. Acerbi e Immobile, insieme alla Lazio e in nazionale. In biancoceleste avevano vinto una Coppa Italia nel 2018-2019 e una Supercoppa pochi mesi dopo. Per Ciro è la seconda, visto che con il Borussia Dortmund aveva vinto contro il Bayern nell’agosto del 2014.
Parlando di campioni europei al primo successo poi non si può non citare Milito, che nel maggio del 2010 con una doppietta regalerà ai nerazzurri di Mourinho una Champions che mancava da 47 anni. Lui che non aveva mai vinto nulla e che probabilmente era all’ultima chiamata. ‘ Il principe diventa re nella notte di Madrid’ e si regala il primo grande traguardo della carriera. Poche settimane dopo vincerà anche il campionato, segnando a Siena il gol scudetto.

Scudetti all’ultimo respiro, da Handanovic a Batistuta
Chiudere la carriera con un trofeo nel palmares. In gloria. Grandi campioni che a lungo lo hanno inseguito e poi finalmente raggiunto. Eravamo partiti da Hamsik, ma di grandi campioni con una storia simile ce ne sono tanti. Uno su tutti Gabriel Omar Batistuta, che aveva si vinto un campionato con il Boca nel 1991, ma che vincerà la prima grande competizione con la Roma di Capello nel 2000-2001. Protagonista assoluto a 32 anni, capocannoniere e campione d’Italia. Un altro nome in lista è sicuramente Handanovic. Il portiere sloveno ha trovato a 36 anni, vincendo con l’Inter di Conte, il primo grande trofeo della carriera. In ultimo Ian Wright, attaccante 34enne dell’Arsenal, che alzerà la Premier nel 1998 con i Gunners di Wenger. Altri tempi.