Cresciuto guardando in tv il Liverpool di Gerrard e Owen, Harvey Elliott per anni è andato a dormire sognando di poter vestire un giorno quella maglia. Nato in una famiglia di tifosi Reds, il classe 2003 ha quei colori nel DNA. Oggi, a soli 20 anni, li indossa e li rappresenta. Spunta verde alla voce “sogni da realizzare”.
Punto di partenza: Chertsey, una piccola città a circa 30 chilometri da Londra. A casa Elliott c’è una passione che unisce tutti. Anzi due: il calcio e il Liverpool. Harvey nasce già come un tifoso Reds, con il mito di Steve G e il sogno di giocare ad Anfield.
I primi calci al pallone li inizia a tirare nelle giovanili del QPR. Gli anni passano e Harvey si fa grande, abbastanza per provare una nuova esperienza. Si resta a Londra ma si cambia sponda. Dai Queens Park Rangers al Fulham, il tutto nel 2018.
Il pallone inizia a farsi pesante. Più responsabilità, gli occhi addosso e la consapevolezza di avere qualcosa in più degli altri. Sempre nel 2018 arriva l’esordio con i grandi, in Carabao Cup. A maggio 2019 il debutto in Premier League, battendo così un record abbastanza pesante: il più giovane esordiente di sempre del campionato. La strada è tracciata.
Il telefono di Elliott inizia a squillare frequentemente. Perché dopo aver esordito in Premier, inizia a muoversi qualcosa di grosso. Chiamate che arrivano da tutta Europa, con tanti top club che si tuffano sul gioiellino di Chertsey. Uno su tutti, il Real Madrid. I Blancos, come rivelato da The Athletic, lo invitano anche al Bernabeu.
Un tour per provare a convincere il ragazzo a trasferirsi in Spagna. Addirittura, la dirigenza del Real, organizza un incontro con Sergio Ramos. Tutto preparato e curato nei minimi dettagli. Quasi tutto. Perché Elliott è un tifoso del Liverpool e durante quel tour al Bernabeu, rifiuta di incontrare il capitano dei Blancos. Il motivo: l’intervento nella finale di Champions contro i Reds ai danni di Salah, che aveva costretto l’egiziano a lasciare il campo. Harvey, da buon tifoso, non l’ha proprio digerita. “Non lo voglio incontrare”. Il trasferimento salta e il classe 2003 torna clamorosamente in Inghilterra.
A luglio 2019 vola in Portogallo per una vacanza. Senza pensare al futuro, Elliott vuole godersi qualche giorno off. A interrompere il relax dell’inglese, però, è un’altra chiamata. “Caro Harvey, ti vuole il Liverpool”. Il ragazzino di Chertsey spalanca gli occhi e resta senza parole. Inizialmente non ci crede, poi realizza. I Reds hanno chiamato per davvero. La sua risposta già la conoscete.
Il prestito al Blackburn, il ritorno al Liverpool nel 2021 e anche un bruttissimo infortunio a settembre di quell’anno. Cinque mesi fuori. Settimane infinite, difficili da affrontare per un ragazzo così giovane. Poi la luce in fondo al tunnel. A febbraio 2022 di nuovo in campo. Oggi Elliott, ad appena 20 anni, è un fedelissimo di Klopp. Dal salotto di casa al prato di Anfield. Passano gli anni, cambiano i ruoli ma il suo amore per il Liverpool è sempre più forte.
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