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Hernanes e la Lazio: i cinque giorni di fuoco e quel brindisi…

Da San Paolo a San Paolo. La carriera di Hernanes rappresenta un cerchio perfetto con lo stesso punto di partenza e di arrivo, quel Tricolor Paulista che ancora oggi veste a 35 anni. Il San Paolo, però, è stato anche il trampolino di lancio verso l’Europa nel 2010, quando la Lazio lo accolse al termine di una trattativa tutt’altro che semplice.

 


Lo sa bene Igli Tare che ha vissuto in prima persona i cinque giorni di fuoco, quelli decisivi nella complessa operazione. Lo scenario è l’hotel Tivoli, nel quartiere dei Jardins a San Paolo. Per cinque giorni di fila Tare vive la stessa scena: alle 11 fa check-out dall’hotel, poche ore dopo torna per prendere di nuovo la stanza per la notte. Il motivo? Una trattativa che sembrava sempre pronta a saltare.

La Lazio, infatti, aveva bisogno non solo dell’accordo con il San Paolo, ma anche con quelle parti che detenevano una piccola percentuale del cartellino di Hernanes. “Abbi pazienza, stai tranquillo” ribadiva l’agente del giocatore a Tare, impaziente di concludere l’operazione visto che sul giocatore c’era anche l’interesse del Lione che aveva fatto un’offerta economica più alta.

La pazienza, però, risultò decisiva perché alla fine il matrimonio tra Hernanes e la Lazio andò in porto. 13,5 milioni di euro il costo dell’operazione con tanto di brindisi… in hotel. Ma non con il giocatore, bensì con lo staff dell’hotel Tivoli, che per cinque giorni ha visto tornare Tare nella struttura. 

 


Per Hernanes, invece, l’inizio di un avventura che, nelle idee, era ben diversa da quella che alla fine si è rivelata. “Io voglio giocare 1-2 alla Lazio e poi andare in un altro club” pensava il brasiliano. “Dopo due anni mi chiederai di restare un altro anno. E poi un altro anno ancora” la risposta di Tare.

 


E così fu, perché Hernanes rimase alla Lazio per quasi quattro anni, collezionando 156 presenze, segnando 41 gol e vincendo una Coppa Italia nella stagione 2012-2013. Anni indimenticabili, come quelle lacrime all’uscita dal centro sportivo di Formello quando il centrocampista brasiliano, a gennaio 2014, passò all’Inter. Il primo amore italiano non si scorda mai.

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