Huijsen scelse la Juventus per imparare a difendere

Dean Huijsen, difensore Bournemouth (imago)
Dean Huijsen racconta la sua scelta di approdare in Italia alla Juventus quando era ancora un ragazzo talentuoso col bisogno di maturare
Che Huijsen fosse un talento come pochi si era notato già dal suo debutto contro il Milan ormai due anni fa. Sfacciato, aggressivo e sfrontato sin da subito, da quella spallata a Musah con cui si presentò al calcio dei grandi. Ma in pochi avrebbero immaginato che sarebbe riuscito ad imporsi con autorevolezza in così poco tempo in un campionato come la Premier League.
Tanto del suo rendimento attuale, probabilmente, lo deve anche alla formazione italiana del suo periodo alla Juventus, scelta dal ragazzo proprio per imparare i segreti della difesa in quella che lui stesso reputava la miglior scuola al mondo.
Ne ha parlato lui stesso in un intervista ad EFE, in cui ha svelato i retroscena della sua decisione di scegliere i bianconeri. Ecco le sue dichiarazioni: “È stata una decisione presa con calma. Ho scelto la Juventus per la reputazione dell’Italia, dove c’erano Chiellini, Bonucci, Barzagli, per imparare al meglio a difendere. In Italia su queste si lavora di più. Penso che sia stata la decisione giusta”
Una scelta presa di sicuro non a cuor leggero considerando che, come affermato dallo stesso Huijsen, sul tavolo c’era anche un’offerta del Real Madrid. Ma con consapevolezza e maturità, le stesse qualità con cui poi ha iniziato a contraddistinguersi in campo.

La formazione di Huijsen passa dall’Italia
In mezzo lo spagnolo non esita a ringraziare gli allenatori che gli hanno offerto l’opportunità di muovere i primi passi fra i grandi. Come Allegri, il primo a credere nel suo talento facendolo debuttare proprio nella gara contro i rossoneri. Ma anche Jose Mourinho e Daniele De Rossi, che gli hanno offerto il giusto spazio per crescere anche nella Roma.
Al Bournemouth è ormai un punto fisso nel 4-4-2 di Iraola, che nelle ultime 16 giornate non lo ha tolto dal campo neanche per un secondo, ed è anche grazie al suo supporto che la sua è la sesta difesa del campionato. Il suo promettente futuro è ancora tutto da scrivere, intanto nel suo percorso la traccia italiana resta indelebile a segnare la crescita di un grande talento.