Thomas Muller, attaccante Bayern Monaco (imago)
La Fiorentina ha mostrato il proprio interesse per Thomas Muller in uscita dal Bayern, non sarebbe il primo dei tedeschi in viola
“Strunz!” Non è chiaramente un insulto ma un’invettiva lanciata da Giovanni Trapattoni all’omonimo giocatore nella sua ultima esperienza al tedesca prima di tornare alla Fiorentina. L’ex allenatore viola è uno dei primi nomi che vengono il mente quando si associa il calcio tedesco al club di Rocco Commisso che ora sembra aver messo nel mirino una leggenda come Thomas Muller.
L’attaccante, sarebbe il decimo tedesco a vestire la maglia viola. Pur potendo essere il più blasonato della lista perciò non sarebbe l’unico. Già attualmente potrebbe trovare in rosa un connazionale come Robin Gosens, acquistato la scorsa estate dopo la breve parentesi all’Union Berlino.
Ma i tifosi viola ricorderanno sicuramente anche un vecchio compagno di reparto di Muller come Mario Gomez. La Fiorentina lo acquista per 15 milioni al culmine della sua carriera. Con 113 gol fatti al Bayern viene accolto come una divinità il giorno del suo arrivo in italia, ma la sua avventura si esaurirà dopo due sole stagioni in cui di reti ne metterà a segno 14.
Come lui anche altri tedeschi hanno avuto parentesi non indimenticabili alla Fiorentina. Come Savio Nsereko, Marvin Compper, Karsten Hutwelker e Ludwig Janda, primo di questa lista a vestire la maglia viola nel 1949. Ma anche Marko Marin, talento acquistato dal Chelsea ma ricordato in Italia più per aver contributo a fermare la corsa verso la Champions League della Sampdoria nel 2010 quando era ancora nel Werder Brema, che per le sue gesta in maglia viola.
A questa lista vanno aggiunte anche due icone del calcio tedesco che negli anni ’90 hanno indossato la maglia viola.
Il primo è ovviamente Stefan Effenberg, acquistato dalla Fiorentina dei Cecchi Gori che sborsò 5,8 miliardi di lire per convincere il Bayern Monaco a cederlo. La sua avventura non sarà però fortunata. La viola retrocederà e il tedesco perderà la fascia da capitano per dei dissidi con la dirigenza. Tornerà in Germania dove costruirà la sua carriera stellare. Col Bayern Monaco da capitano vincerà la Champions League del 2001 segnando il anche un rigore nella finale col Valencia.
E poi Jorg Heinrich, fortemente voluto proprio da Giovanni Trapattoni nel 1998 per inserire qualcuno che sapesse come vincere in una squadra in cerca di trofei. Cecchi Gori lo accontenta e lo acquista per 16 miliardi, la cifra più alta mai spesa per un calciatore tedesco nel XX secolo.
In quel momento Heinrich era effettivamente uno dei terzini migliori al mondo. Dopo aver galleggiato per anni tra le squadre della Germania Est esplode nel Friburgo e trova la conferma ad alti livelli nel Borussia Dortmund. Con i gialloneri anche lui vincerà una Champions League, contro la Juventus, e sceglierà la Fiorentina perché affascinato dalla figura di Trapattoni. Disputerà due stagioni in viola e nella prima sfiorerà anche il sogno scudetto, infrantosi nel brutto infortunio di Gabriel Omar Batistuta durante la gara con il Milan.
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