Retroscena

Ibrahimovic assente a Milanello e con un futuro da definire

Con un ds da scegliere e una stagione da salvare le assenze di Ibrahimovic pongono un interrogativo sul suo futuro al Milan

Zlatan Ibrahimovic lo aveva dichiarato senza mezzi termini ad inizio stagione: “al Milan sono io il boss“. In quell’occasione Zvonimir Boban aveva provato a mettere in difficoltà lo svedese, insinuando che all’interno della dirigenza rossonera ci fosse troppa confusione e poca divisione di competenze.

Ibra però, come riportato da Peppe Di Stefano di Sky Sport, non si vede ormai da tre settimane dalle parti di Milanello, e la sua assenza stona con affermazioni di leadership come quelle esposte al croato. Che sia giustificata o meno, la sua mancanza potrebbe comunque rappresentare un segnale importante sul suo futuro.

In casa Milan sembrano comunque sereni. Lo svedese tornerà a breve e la sua assenza dovrebbe essere relativa soltanto a degli impegni che non hanno nulla a che fare con il club.
Ma ora che manca da Milanello da tre settimane, il dubbio che sorge spontaneo è se questa assenza possa riflettere una perdita di potere all’interno del club e, di conseguenza, una possibile separazione al termine della stagione. Soprattutto considerando il momento di difficoltà della squadra di Conceição e, ovviamente, l’imminente scelta del prossimo direttore sportivo.
Zlatan Ibrahimovic, dirigente Milan (imago)

Il ruolo di Ibrahimovic nella scelta del direttore sportivo del Milan

La nomina del nuovo direttore sportivo, oltre a rappresentare un momento chiave per la definizione delle strategie rossonere, potrebbe dunque costituire il contesto giusto per comprendere quale direzione prenderà la carriera di Zlatan Ibrahimovic nell’immediato futuro.
Se Boban voleva mettere l’accento su quanto dall’esterno non fosse chiaro a chi spettasse prendere le decisioni in casa Milan, la scelta del nuovo ds permetterà di comprendere in maniera inevitabile chi riuscirà a imporsi fra Ibrahimovic e Furlani.
In questi giorni, La Gazzetta dello Sport ha stilato una lista di sei possibili candidati al ruolo. Un gruppo di cui fanno parte Paratici, Tare, Tony D’Amico, Thiago Scuro, Markus Krösche e Kim Falkenberg. Se Ibrahimovic riuscirà a imporre la sua visione, in una decisione così strettamente legata al futuro del Milan, allora il suo spazio all’interno del progetto rossonero sarebbe ancora certo e definito.
Tuttavia, se come invece sembra sarà Furlani a decidere il nome del prossimo ds, allora non saranno soltanto le assenze giornaliere a mettere il futuro dello svedese al Milan seriamente in discussione. In uno scenario che potrebbe di nuovo rappresentare la fine di un ciclo, con il Milan pronto a voltare pagina, anche senza il suo “boss”.
Alessandro Lorenzi

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