Tommaso Pobega, centrocampista Bologna (imago)
Pobega ha dedicato una tesi al Milan e ora parte del suo futuro al Bologna passa dalla prestazione nella finale di Coppa Italia
Provare a ricostruire il peso che ha il Milan nel cuore di Tommaso Pobega non è un compito semplice. Indagando nel rapporto tra il centrocampista del Bologna e il club rossonero appare chiaro come il legame instaurato vada infatti ben oltre la semplice riconoscenza. Piuttosto una stima profonda e un rispetto per il club che lo ha cresciuto che potrebbe rendere la finale di Coppa Italia un momento ancora più speciale nella sua coscienza, oltre che uno step rilevante per la definizione del suo futuro.
“La responsabilità sociale del Milan“, per esempio, è il titolo della tesi con cui Tommaso Pobega è riuscito ad ottenere nel 2023 la sua laurea in economia aziendale.
Un lavoro in cui il ragazzo cercato di ricostruire il peso culturale e i traguardi raggiunti da “Fondazione Milan“, la onlus fondata dal club rossonero per promuovere il calcio come un mezzo di riscatto dalla povertà e da situazioni di disagio sociale.
Quel titolo però rappresenta anche una sorta di ringraziamento, un riconoscimento dell’importanza che il club ha avuto nella crescita di Pobega sia come calciatore che come uomo.
Pobega passa dalla Triestina al Milan quando ha ancora solo 14 anni. Inizia la trafila delle giovanili in rossonero e pian piano diventa uno dei talenti più interessanti del vivaio. La sua fisicità lo rende da subito un giocatore prezioso e la dirigenza del Milan inizia a prendere nota.
Viene mandato in prestito per quattro anni di seguito in cui assaggia tutti i campi, dalla C alla A. E la risposta allo shock è sempre positiva. Pobega ha un impatto formidabile ovunque vada. Segna tre gol alla Ternana, sei al Pordenone e sei allo Spezia, proprio con Vincenzo Italiano in panchina. La stagione successiva si conferma anche al Torino guadagnandosi la chiamata del Milan.
Nelle ultime due stagioni di Pioli in rossonero Pobega trova spazio sporadicamente in ogni posizione del centrocampo. All’ex allenatore del Bologna piace la sua fisicità, ma l’integrazione in quel tipo di gioco non è semplice e le strade iniziano a dividersi.
In estate viene mandato in prestito al Bologna, ancora una volta da Vincenzo Italiano. Il club rossoblù al termine della stagione dovrà far sapere al Milan se intenderà versare i 12 milioni pattuiti per il riscatto del giocatore che proprio nella finale di Coppa Italia contro i rossoneri potrà mostrare qualche argomento in più per meritarsi la riconferma. Questione di responsabilità, stavolta non sociale, ma personale.
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