L’ultimo pareggio dell’Italia di Mancini risaliva al 14 ottobre 2020: 1-1 contro l’Olanda in Nations League. Grazie al gol di Atanas Iliev, poco meno di un anno dopo, da campioni d’Europa, è stata la piccola Bulgaria a fermarci. Ma cosa faceva 365 giorni fa il nuovo attaccante dell’Ascoli?
Nell’anno della pandemia, Iliev ha giocato per la prima volta in prima divisione bulgara. Sì, perché fino a luglio 2020 aveva sempre calcato i campi della “Serie B” bulgara. Già lì, con il Montana e il Dobrich, si era fatto notare per il suo feeling con il gol. Da tre stagioni in doppia cifra, si è ripetuto anche ai massimi livelli con il Botev e Fabio Lupo, attuale ds dell’Ascoli, se ne è subito accorto, come ha raccontato ai microfoni di Grandhotelcalciomercato.com: “Dopo la mia ultima esperienza al Venezia ho sempre monitorato i campionati europei minori. Quando sono fermo approfitto per approfondire soprattutto quelli dell’est. Iliev mi aveva incuriosito già l’anno scorso e mi ero segnato il suo nome nel caso in cui fossi rientrato in pista in Serie B”. E così è stato.
A giugno (ri)torna come dirigente all’Ascoli e appena ne ha avuto l’occasione ha portato a termine l’affare: “Gli agenti del giocatore me l’avevano segnalato. Lui aveva già cominciato da titolare il campionato e stava facendo bene. Appena saputo che era comunque sul mercato abbiamo iniziato la trattativa”.
Dall’est non è l’unico giocatore arrivato nelle Marche: “Abbiamo preso anche Diego Fabbrini, che giocava nel campionato rumeno con la Dinamo Bucarest. Mi sono chiesto cosa ci facesse ancora in giro un calciatore così e non c’ho pensato due volte. Dalla seconda serie slovena è arrivato anche il difensore classe 2000 Aljaz Tavcar”.
Convocato per la prima volta a marzo 2021 dal CT Petrov, quella con l’Italia è stata anche la sua prima gioia con la nazionale. Una rete contro il Paese, che per sua scelta, sarà la sua nuova casa: “Aveva della opportunità nella Serie B tedesca, c’erano dei club che lo volevano ma ha fatto una scelta legata al nostro paese e al nostro calcio. Ha preferito l’Italia rispetto alla Germania e la sua volontà è stata determinante”.
Ad Ascoli ha avuto solo il tempo di firmare e svolgere le visite mediche, poi è ripartito per la convocazione: “L’ho sentito solo via messaggio. Dopo il gol agli Azzurri abbiamo scherzato un po’ e anche Ivajlo Chochev, suo compagno di nazionale e mio ex giocatore ai tempi del Palermo, mi ha scritto dicendomi che avevamo preso un giocatore forte. E detto da lui che conosce bene la realtà italiana significa molto”.
Insomma un filo conduttore lega Iliev all’Italia, ma anche al ds Lupo: Fabio è nato esattamente 30 anni prima di lui e all’Ascoli aveva già portato in passato punte di un certo calibro, vedi Quagliarella e Bjelanovic: “L’avevo detto all’inizio di quest’ avventura che avrei portato giocatori motivati indipendentemente dal loro curriculum. Per caratteristiche fisiche è molto simile a Bjelanovic e Scamacca, ma si tratta di una tipologia di giocatore diverso”.
Paragoni importanti che, insieme ad altri nomi come quelli di Zaza e Orsolini, non possono far altro che dare speranza i tifosi: la storia tra attaccanti promettenti e l’Ascoli potrebbe continuare.
A cura di Andrea Molinari
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