Allenare in Premier era il suo sogno, quest’anno lo ha realizzato diventando il nuovo allenatore del Manchester United. Sulla panchina dei Red Devils Ralph Rangnick siederà fino a fine stagione. L’Inghilterra era sempre stato un suo obiettivo, in passato ci aveva provato l’Everton ma poi non se ne fece nulla. I toffies presero Ancelotti e Rangnick restò nel gruppo Red Bull come responsabile dello sport e dello sviluppo. Un cerchio che si è chiuso. Dalla prossima stagione nel mondo United ci resterà comunque. Come consulente questa volta. Sulla panchina ci sarà Eric ten Hag. Rangnick, inoltre, sarà ancora allenatore. In una veste nuova, ovvero quella del ct di una nazionale: l’Austria.
Programmatore, geniale è sempre a caccia di talenti. Lo chiamano “Der Professor”, ovvero il professore. Poteva insegnare inglese e sport a scuola, invece ha scelto il calcio. Tanti sono i ragazzi che ringraziano. Ha sempre fatto l’osservatore, con una grande passione nello scovare i ragazzi. Guardava partite su partite, a prescindere dal tempo o dalla categoria. Lui stava lì e osservava. Lo Stoccarda a metà anni novanta lo manda in Brasile in cerca di talenti: lui si accorda con un giovane attaccante del Cruzeiro. Ci parla e lo convince a seguirlo in Europa, non fosse che poi la società tedesca dirà no per l’elevato costo del cartellino. “Sei milioni per un ragazzo appena 18enne? No, sono troppi, non possiamo”. Arriva quindi il Psv e lo porta in Olanda. Quel ragazzino era Ronaldo, che presto diventerà il fenomeno.
Rangnick non ha mai perso l’occhio, ha solo con il tempo ampliato le sue competenze: da scout, a gestore fino a diventare un manager in tutto e per tutto. Quello che cercava al Manchester United per ripartire. I campioni ci sono, ciò che manca è un’impostazione tecnica e una struttura. Ralf é perfetto per questo. Lo ha dimostrato sia con l’Hoffenheim che alla guida del Lipsia. Gestore sotto tutti i punti di vista.
Per raggiungere il suo sogno di allenare in Premier Rangnick ha vinto un vero e proprio cast. Tanti si sono proposti, tanti ci hanno pensato, alla fine i Red Devils hanno scelto il tedesco. Da Valverde a Lopetegui, fino a Pochettino che avrebbe preso in considerazione la proposta. Anche Laurent Blanc si era proposto, nonostante al momento stia allenando in Qatar. L’ha spuntata Rangnick che ha così realizzato un sogno.
Ralf ha studiato gli allenamenti di Lobanovskyi ed è sempre stato innamorato del calcio di Sacchi. “Ci parlai anni fa prima di una partita tra Schalke e Inter, fu un sogno”. Racconterà lui. Rivoluzionari entrambi, anche se in tempi diversi e con idee diverse. Questione di filosofia e di impostazione del lavoro, ma con la stessa voglia di anticipare i tempi e innovare.
Rangnick con suo figlio David, che fa l’osservatore in Germania, scopre talenti su talenti da quando non c’era ne internet ne tutti i mezzi che abbiamo adesso a disposizione. Rivoluzionario. Da Carlos Alberto a Firmino. Su quelle intuizioni c’è la sua firma: entrambi brasiliani, con quel “9” che stava per portare in Germania tanti anni fa.
Ora la nuova (doppia) avventura: ct dell’Austria e consulente dello United.
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